Una nuova proposta della Commissione dovrebbe risolvere l’annoso problema delle coppie internazionali che si sciolgono. Attualmente venti Paesi dell’Unione determinano la legge applicabile in caso di separazione affidandosi ad una serie di criteri di collegamento, come la cittadinanza e la residenza abituale. I rimanenti (Danimarca, Lettonia, Irlanda, Cipro, Finlandia, Svezia e Regno Unito) invece chiedonol’applicazione della disciplina nazionale indipendentemente dalle origini della coppia che si sfalda. Norme spesso divergenti che, sostiene Bruxelles, «complicano la situazione dal punto di vista giuridico e aggravano i costi, rendendo difficili i divorzi consensuali».
L’articolo su lastampa.it