Come recuperare gli arretrati di mantenimento non versati: la guida pratica

Come recuperare gli arretrati di mantenimento non versati: la guida pratica

Il pagamento dell’assegno di mantenimento è un obbligo che spetta al genitore non convivente per garantire il sostentamento dei figli. Tuttavia, non sempre questo obbligo viene rispettato e si accumulano così gli arretrati di mantenimento da pagare. In questa guida pratica, vedremo come è possibile recuperare tali somme non versate, facendo riferimento alle normative vigenti.

La prima cosa da fare per recuperare gli arretrati di mantenimento è rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto di famiglia. Questo professionista saprà come muoversi nel labirinto delle norme e delle procedure per ottenere il recupero delle somme dovute. Inoltre, l’avvocato potrà fornire una consulenza personalizzata in base alla situazione specifica.

Un aspetto fondamentale da tenere presente è che il diritto all’assegno di mantenimento è sancito dalla legge. Infatti, l’articolo 337 del Codice Civile stabilisce che il genitore non convivente è tenuto a versare un contributo economico per il sostentamento dei figli. Pertanto, il mancato pagamento di tale assegno costituisce una violazione degli obblighi di legge.

Per recuperare gli arretrati di mantenimento, è possibile avvalersi di diverse strade. Una delle opzioni è quella di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria competente, presentando una richiesta di esecuzione forzata. In questo caso, sarà necessario fornire tutte le prove documentali del mancato pagamento degli arretrati, come ad esempio le ricevute dei versamenti precedenti.

Un’altra possibilità è quella di richiedere l’intervento dell’Ufficio Esecuzioni Mobiliari (UEM). Questo organismo ha il compito di eseguire le sentenze e i provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. Pertanto, se si è ottenuta una sentenza che condanna il genitore non convivente al pagamento degli arretrati di mantenimento, è possibile richiedere l’intervento dell’UEM per ottenere il recupero delle somme dovute.

È importante sottolineare che il recupero degli arretrati di mantenimento può richiedere del tempo. Infatti, il procedimento può essere lungo e complesso, soprattutto se il genitore non convivente si oppone al pagamento delle somme dovute. Tuttavia, è fondamentale perseverare e non arrendersi, poiché il diritto dei figli al sostentamento deve essere tutelato.

Nel caso in cui il genitore non convivente non disponga di redditi o beni da cui poter recuperare gli arretrati di mantenimento, è possibile richiedere l’intervento del Fondo di Garanzia per il pagamento degli assegni di mantenimento. Questo fondo, istituito dalla legge n. 285/1997, ha lo scopo di garantire il pagamento degli assegni di mantenimento in caso di insolvenza del genitore obbligato.

Per poter beneficiare del Fondo di Garanzia, è necessario presentare una domanda all’Ufficio del Giudice Tutelare competente. Sarà poi il Giudice a valutare la situazione e a decidere se concedere il beneficio. È importante sottolineare che il Fondo di Garanzia copre solo una parte dell’assegno di mantenimento e solo per un determinato periodo di tempo.

In conclusione, il recupero degli arretrati di mantenimento non versati è possibile, ma richiede pazienza e determinazione. Rivolgersi ad un avvocato specializzato è fondamentale per ottenere una consulenza adeguata e per seguire le procedure corrette. Inoltre, è importante conoscere le normative vigenti, come l’articolo 337 del Codice Civile e la legge n. 285/1997, che regolamentano il diritto all’assegno di mantenimento e il Fondo di Garanzia.