TFR: come capire quanto ti spetta quando lasci il lavoro

Calcolo e tassazione del TFR alla cessazione del lavoro

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta una somma di denaro che spetta ai lavoratori al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Ma come viene calcolato e tassato il TFR? In questo articolo cercheremo di fornire tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio questo aspetto.

Il calcolo del TFR si basa su una formula precisa, stabilita dall’articolo 2120 del Codice Civile. Secondo questa normativa, il TFR viene calcolato moltiplicando l’ultima retribuzione globale di fatto per il numero di giorni di lavoro effettivamente prestati. La retribuzione globale di fatto comprende non solo il salario base, ma anche tutti gli altri elementi retributivi come premi, incentivi, straordinari, ecc.

È importante sottolineare che il TFR viene calcolato solo sui periodi di lavoro successivi al 31 dicembre 1995. Per i periodi precedenti a questa data, si applicano regole diverse. Inoltre, il TFR non viene calcolato sui periodi di lavoro inferiori a tre mesi.

Una volta calcolato il TFR, è necessario considerare anche la tassazione. Infatti, il TFR è soggetto a una ritenuta fiscale del 23%, ai sensi dell’articolo 17 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986. Questa ritenuta viene effettuata direttamente dal datore di lavoro al momento del pagamento del TFR.

È importante sottolineare che il TFR è esente da contributi previdenziali e assistenziali, come stabilito dall’articolo 2120 del Codice Civile. Tuttavia, il TFR può essere utilizzato per il calcolo della pensione, in quanto viene considerato come un’indennità sostitutiva del reddito da lavoro dipendente.

In caso di licenziamento o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, il TFR viene corrisposto direttamente al lavoratore. Tuttavia, se il lavoratore decide di lasciare il TFR presso l’azienda, questo viene depositato presso un apposito fondo di previdenza complementare, come previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile.

Il TFR depositato presso il fondo di previdenza complementare viene gestito da enti previdenziali autorizzati, che si occupano di investire il capitale e di corrispondere al lavoratore una rendita o un capitale al momento del pensionamento. È importante sottolineare che il TFR depositato presso il fondo di previdenza complementare è soggetto a una tassazione agevolata, ai sensi dell’articolo 51 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986.

In conclusione, il calcolo e la tassazione del TFR alla cessazione del lavoro sono regolamentati da precise normative. Il TFR viene calcolato in base all’ultima retribuzione globale di fatto e viene tassato con una ritenuta del 23%. È possibile decidere se ricevere il TFR direttamente o depositarlo presso un fondo di previdenza complementare, con conseguenze fiscali e previdenziali differenti. Altresì, è importante consultare un esperto del settore per valutare al meglio le proprie opzioni e prendere decisioni consapevoli.