È soprattutto un lavoro di assemblaggio di norme quello che venerdì andrà al consiglio dei ministri con il nome di «codice della giustizia amministrativa». Un documento importante, perché Tar e Consiglio di stato non hanno mai disposto prima d’ora di un corpus unitario di regole, e che dà molto più spazio alle «urgenze», ma privo di quegli aspetti più innovativi introdotti dalla commissione di esperti che nell’autunno scorso ha lavorato alla bozza del codice.
