Antitrust contro gli ordini professionali
Architetti, avvocati, farmacisti, giornalisti, ingegneri, medici e odontoiatri e notai nel mirino dell’authority: c’è resistenza ai principi di liberalizzazione introdotti dalla legge e una scarsa propensione delle categorie, sia pur con positive eccezioni, ad accogliere nei codici deontologici innovazioni necessarie