La class action in vigore dal primo gennaio

Dopo due anni di attesa entra in vigore, dal 1° gennaio prossimo, la class action, ossia l’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori. Le disposizioni inserite nel Codice del consumo dalla legge sullo sviluppo approvata nel luglio scorso, prevedono che l’azione di rivalsa possa essere esercitata dal singolo consumatore, anche attraverso associazioni. L’articolo e Legge … Leggi tutto

In vigore la class action, il Codacons:azione contro Unicredit e Intesa Sanpaolo

Entra in vigore oggi la class action, l’azione giudiziaria collettiva a tutela dei propri diritti per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende. E il Codacons, associazione dei consumatori, annuncia che la prima azione collettiva all’italiana saràcnro le banche. «Il procedimento – spiega il ministero dello Sviluppo economico – sarà snello e consentirà di … Leggi tutto

Al debutto la class action contro le pubbliche amministrazioni

Il Consiglio dei Ministri, il 17 dicembre, ha approvato il testo del decreto legislativo di attuazione dell’articolo 4 della legge 4 marzo 2009 n. 15, in materia di ricorso per l’efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici, ossia di quella che viene correntemente indicata come class action. Va premesso che il decreto recentemente … Leggi tutto

Rimborsi anche per i voli sostitutivi in extremis

Quando il ritardo è di almeno tre ore rispetto all’orario di arrivo del volo prenotato, la perdita di tempo subita dai passeggeri  è un danno analogo alla cancellazione. In entrambi i casi  si ha diritto alle medesime forme di compensazione pecuniaria da parte del vettore aereo prescelto. E’ quanto afferma una sentenza della Corte di Giustizia europea.

‘Verbal ordering’: il cliente può richiedere copia della registrazione

La registrazione di un colloquio telefonico che comporta l’attivazione di un nuovo servizio commerciale deve essere resa disponibile all’interessato che ne faccia richiesta: non è sufficiente la trascrizione dei contenuti della conversazione. Lo ha stabilito il Garante privacy (newsletter  329 del 9 ottobre 2009), precisando che “anche suoni ed immagini costituiscono dati personali rispetto ai quali gli interessati possono far valere i diritti loro riconosciuti dalla normativa in materia di privacy”.