Il phishing chatta su GTalk
Un gruppo di phisher ha preso di mira il servizio di messaggistica istantanea di Google bombardando gli utenti con messaggi che puntavano ad un sito-trappola. Obiettivo: rubare le password dei malcapitati.
Quotidiano di informazione giuridica
Un gruppo di phisher ha preso di mira il servizio di messaggistica istantanea di Google bombardando gli utenti con messaggi che puntavano ad un sito-trappola. Obiettivo: rubare le password dei malcapitati.
La dicitura “Light” sui pacchetti di sigarette non è di per sé ingannevole, ed il consumatore che voglia chiedere il risarcimento dei danni per lesione del diritto alla salute è tenuto a provare l’ingannevolezza del messaggio pubblicitario.
La Corte di Cassazione è chiamata a decidere sul ricorso del proprietario di un ristorante cinese riconosciuto responsabile di tentativo di frode in commercio per aver detenuto in cucina prodotti ittici congelati, non dichiarati come tali nel "menu" presentato ai clienti.
In Florida altre ottomila persone hanno avviato analoghe azioni legali. E’ questa la prima sentenza dopo che la Corte Suprema aveva annullato un risarcimento da 1445 milioni di dollari ottenuto da un gruppo di fumatori, stabilendo che ogni caso fosse giudicato singolarmente.
500mila euro: questa l’entità della multa che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha disposto nei confronti di Vodafone e di Telecom Italia per aver proceduto alla rimodulazione dei piani tariffari di parte dell’utenza senza aver garantito nel contempo la trasparenza dovuta.
Era originariamente previsto per il 1° luglio 2008 e poi al primo gennaio 2009 l’esordio della class action, ossia l’azione di risarcimento collettivo dei danni subiti dai consumatori introdotta con la legge finanziaria per il 2008 e ora modificata dal Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2008. La nuove regole a questo punto dovrebbero entrare in vigore il 1° luglio 2009.
Condannato un primario istituto bancario per aver illegittimamente segnalato ad una Centrale Rischi il nominativo di un cittadino per il mancato pagamento di alcune rate relative ad un finanziamento. Nonostante la banca avesse riconosciuto la completa estraneità dell’attore alla vicenda, non aveva provveduto alla cancellazione.
I giudici del tribunale di Milano hanno condannato a dieci anni di reclusione Calisto Tanzi per la vicenda del crac Parmalat. Il pm aveva chiesto tredici anni. L’ex patron dell’azienda di Collecchio, era imputato insieme ad altre otto, tra persone fisiche e società, per aggiotaggio, falso dei revisori e ostacolo alla Consob.
La norma per le azioni collettive doveva partire il 1° gennaio. Il governo vuole presentare un emendamento al ddl in esame al Parlamento. Esclusi crac Cirio e Parmalat.
Fare shopping online e’ ormai una consuetudine: Ecco le dieci insidie piu’ frequenti: