Consulta, sì a Ciampi: non spettava a Castelli bloccare la clemenza.
Il Guardasigilli uscente Roberto Castelli: assoluta sorpresa nessuno immaginava tanta rapidità. "Se avessero deciso prima avrei lasciato il dicastero"
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Il Guardasigilli uscente Roberto Castelli: assoluta sorpresa nessuno immaginava tanta rapidità. "Se avessero deciso prima avrei lasciato il dicastero"
La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso proposto dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e ha dichiarato che non spettava al ministro della Giustizia impedire la prosecuzione del procedimento per la concessione della grazia ad Ovidio Bompressi. La Corte – rende noto in un comunicato Palazzo della Consulta – ha perciò annullato la lettera del ministro della Giustizia.
L’Ufficio centrale nazionale elettorale della Corte di cassazione è ancora in attesa degli estretti dei verbali di alcuni uffici circoscrizionali che potrebbero arrivare il 19. Lo ha comunicato con una scarna nota lo stesso Ufficio centrale il cui responso è molto atteso.
Il verdetto, perché di questo ormai si tratta, su chi ha vinto le elezioni è previsto per domani, al massimo dopodomani. L’ufficio nazionale elettorale della Cassazione riceverà stamani gli ultimi plichi mancanti – circa cinque – in arrivo dalle 26 circoscrizioni elettorali. La suprema Corte attribuirà i voti di lista e chiarirà il lodo Calderoli.
Sta diventando una regolarità statistica. Chi cambia la legge elettorale a pochi mesi dal voto perde le elezioni. Era già successo in Francia (1985), Giappone (1994), Italia (1994) e Nuova Zelanda (1993). Il paradosso è che in questo caso, applicando le vecchie regole al voto del 9-10 aprile, la Casa delle libertà avrebbe vinto sia alla Camera che al Senato.
Gli articoli dal 92 al 96 della Costituzione regolano le modalità della formazione del Governo: è sulla linea tracciata da queste norme che avranno luogo le procedure e saranno necessari i tempi, richiamati dal Capo dello Stato, per l’insediamento dell’esecutivo.
"Carlo Azeglio Ciampi deve nominare subito Romano Prodi presidente del Consiglio e mandare a casa Silvio Berlusconi. L’Italia non puo’ restare due mesi senza un governo che governi e rappresentata all’estero da ministri bocciati dal popolo". Ad affermarlo e’ il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, che a un ipotetico esame di diritto costituzionale "boccierebbe" l’attuale capo dello Stato.
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge sulle nuove schede elettorali. Le norme modificano la legge 270 del 2005 che ha riproposto un sistema elettorale su base proporzionale, laddove veniva previsto che i contrassegni delle schede elettorali fossero riprodotti di seguito, in linea verticale, uno sotto l’altro, su un’unica colonna.
Un americano su cinque sa dire i nomi di tutti i cinque membri della famiglia di Homer Simpson (cartoni animati ). Ma solo uno su mille sa quali sono le cinque libertà d’espressione garantite dal citatissimo Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti e solo uno su quattro sa citarne più d’una.
La regolamentazione del finanziamento della politica si presta a essere esaminata secondo diversi criteri: effetti sul grado di frazionamento delle forze politiche; trasparenza; condizionamento sul contenuto delle leggi; mix delle fonti (pubblico e privato); destinatari del finanziamento (partiti o candidati); modalità ed efficacia dei controlli; efficienza (livelli di spesa in rapporto ai "servizi" resi).
Il quadro delle leggi del nostro paese presenta diverse criticità in ciascuno di questi aspetti, alcune delle quali esacerbate dagli interventi approvati dal Parlamento nelle ultime settimane, altre invece introdotte all’inizio della legislatura. Altre ancora, infine, risalgono allo scorso decennio. (…..)