Commercio di avorio e corni di rinoceronte: l’Italia rispetta il divieto?

Commercio di avorio e corni di rinoceronte: l’Italia rispetta il divieto?

Il commercio di avorio e corni di rinoceronte è un tema di grande rilevanza a livello internazionale, poiché questi materiali sono spesso oggetto di traffico illegale e di bracconaggio. L’Italia, come membro della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Minacciate di Estinzione (CITES), ha adottato misure per contrastare questo fenomeno e rispettare i divieti imposti dalla normativa internazionale.

La CITES è un accordo internazionale che mira a regolamentare il commercio di specie di flora e fauna minacciate di estinzione, al fine di garantirne la conservazione. L’Italia ha ratificato la convenzione nel 1978 e ha quindi l’obbligo di adottare misure per prevenire il commercio illegale di avorio e corni di rinoceronte.

La normativa italiana in materia di commercio di avorio e corni di rinoceronte è principalmente disciplinata dal Decreto Legislativo 201/2016, che recepisce le disposizioni della CITES. Questo decreto stabilisce che è vietato importare, esportare, detenere, vendere o acquistare avorio e corni di rinoceronte, ad eccezione di casi particolari previsti dalla legge.

In particolare, il Decreto Legislativo 201/2016 prevede che l’importazione di avorio e corni di rinoceronte sia consentita solo per scopi scientifici, educativi o culturali, previa autorizzazione del Ministero dell’Ambiente. Inoltre, è vietata l’esportazione di questi materiali, ad eccezione di casi particolari previsti dalla legge.

Per quanto riguarda la detenzione, la vendita e l’acquisto di avorio e corni di rinoceronte, il Decreto Legislativo 201/2016 stabilisce che è consentito solo se si tratta di oggetti antichi o di opere d’arte realizzate prima del 1947. In questi casi, è necessario ottenere un certificato di libera circolazione rilasciato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici competente.

È importante sottolineare che il commercio di avorio e corni di rinoceronte è un fenomeno molto complesso e che spesso avviene in modo illecito. Tuttavia, l’Italia ha adottato misure per contrastare questo fenomeno e rispettare i divieti imposti dalla CITES.

Ad esempio, il Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con altre autorità competenti, svolge attività di controllo e vigilanza per prevenire il commercio illegale di avorio e corni di rinoceronte. Vengono effettuati controlli nei porti, negli aeroporti e in altri luoghi di transito, al fine di individuare e sequestrare eventuali carichi illegali.

Inoltre, l’Italia partecipa attivamente alle operazioni internazionali di contrasto al traffico di avorio e corni di rinoceronte. Ad esempio, nel 2019, le autorità italiane hanno partecipato all’operazione “Thunderball”, coordinata da Europol, che ha portato al sequestro di oltre 23 tonnellate di avorio e all’arresto di numerosi trafficanti.

Nonostante gli sforzi compiuti, è importante continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione di queste specie e sul rispetto dei divieti imposti dalla normativa internazionale. Solo attraverso una collaborazione internazionale e un impegno congiunto sarà possibile contrastare efficacemente il commercio illegale di avorio e corni di rinoceronte.

In conclusione, l’Italia ha adottato misure per contrastare il commercio illegale di avorio e corni di rinoceronte e rispettare i divieti imposti dalla normativa internazionale. Tuttavia, è necessario continuare a lavorare per sensibilizzare l’opinione pubblica e intensificare gli sforzi di controllo e vigilanza al fine di garantire la conservazione di queste specie minacciate. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile porre fine a questo fenomeno e proteggere la fauna selvatica.