Condomino moroso: cosa fare e come gestire la situazione
Quando ci si trova di fronte a un condomino moroso, è importante sapere come affrontare la situazione in modo corretto e legale. In questo articolo, verranno fornite tutte le informazioni necessarie per comprendere cosa fare e come gestire al meglio questa delicata situazione.
La prima cosa da fare quando ci si accorge di avere un condomino moroso è quella di verificare la situazione in base alle normative vigenti. Infatti, il Codice Civile all’articolo 1129 prevede che ogni condomino è tenuto a contribuire alle spese necessarie per il mantenimento e l’amministrazione del condominio, in proporzione alla sua quota di proprietà. Pertanto, se un condomino non paga le quote condominiali, si trova in mora e può essere chiamato a rispondere delle sue obbligazioni.
Una volta accertata la morosità del condomino, è possibile intraprendere diverse azioni per cercare di risolvere la situazione. La prima cosa da fare è quella di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al condomino moroso, nella quale si richiede il pagamento delle quote condominiali entro un termine stabilito. In questa comunicazione, è importante specificare l’importo dovuto, le modalità di pagamento e le eventuali sanzioni previste in caso di mancato adempimento.
Se nonostante l’invio della raccomandata il condomino moroso non provvede al pagamento delle quote condominiali, è possibile adire alle vie legali. In questo caso, è necessario rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto condominiale, che potrà fornire una consulenza legale e intraprendere le azioni necessarie per recuperare il credito. Tra le azioni legali che possono essere intraprese, vi è la possibilità di richiedere il pignoramento dell’immobile del condomino moroso, al fine di ottenere il pagamento delle somme dovute.
È importante sottolineare che, a parere di chi scrive, è sempre preferibile cercare di risolvere la situazione in via amichevole, evitando di arrivare a una causa legale. Infatti, l’instaurarsi di una causa può comportare costi elevati e tempi lunghi per il recupero del credito. Pertanto, è consigliabile cercare di raggiungere un accordo con il condomino moroso, magari concedendo un piano di rateizzazione delle somme dovute.
Nel caso in cui il condomino moroso non risponda alle sollecitazioni e non si riesca a trovare un accordo, è possibile ricorrere all’assemblea condominiale. Infatti, l’assemblea condominiale ha il potere di deliberare l’adozione di misure straordinarie per far fronte alla morosità di un condomino. Tra le misure che possono essere adottate, vi è la possibilità di sospendere il diritto di voto del condomino moroso, di nominare un amministratore giudiziario o di procedere alla vendita forzata dell’immobile.
Altresì, è importante sottolineare che il condominio può richiedere il pagamento delle spese legali sostenute per il recupero del credito al condomino moroso. Infatti, il Codice Civile all’articolo 63 prevede che le spese legali sostenute per la tutela dei diritti del condominio siano ripartite tra tutti i condomini, in proporzione alla loro quota di proprietà. Pertanto, se il condominio decide di intraprendere un’azione legale per recuperare il credito, il condomino moroso dovrà sostenere anche le spese legali.
In conclusione, quando ci si trova di fronte a un condomino moroso, è importante agire nel rispetto delle normative vigenti e cercare di risolvere la situazione in modo amichevole. Tuttavia, se non si riesce a trovare un accordo, è possibile ricorrere alle vie legali per recuperare il credito. In ogni caso, è consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto condominiale, che potrà fornire una consulenza legale e guidare nella gestione della situazione.