Congedo di paternità: 10 giorni di calendario o lavorativi?

Il congedo di paternità è un diritto riconosciuto dalla legge italiana a tutti i padri lavoratori, sia dipendenti che autonomi. Questo periodo di assenza dal lavoro, dedicato alla cura del neonato, è un’opportunità importante per il genitore di partecipare attivamente alla vita del proprio figlio fin dai primi giorni di vita. Ma quando si parla di congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi? Questa è una domanda che molti si pongono e che cercheremo di chiarire nel corso di questo articolo.

Il congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi, è un diritto sancito dalla legge 92/2012, nota come Riforma Fornero. Questa legge ha introdotto per la prima volta in Italia il congedo obbligatorio di paternità, stabilendo una durata di un minimo di un giorno fino a un massimo di tre giorni. Successivamente, con il decreto legge n. 119 del 2018, il periodo di congedo di paternità è stato esteso a cinque giorni.

Tuttavia, con la legge di bilancio 2019, il congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi, è stato ulteriormente ampliato. Infatti, la legge ha stabilito che il congedo di paternità deve essere di almeno 5 giorni lavorativi, ai quali si aggiungono altri 5 giorni in caso di assenza, anche solo parziale, della madre. Questi dieci giorni devono essere fruiti entro i primi cinque mesi di vita del bambino.

Ma quando si parla di congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi, a cosa ci si riferisce esattamente? Secondo l’interpretazione più diffusa, i dieci giorni di congedo di paternità sono da considerarsi giorni lavorativi. Questo significa che non si contano i giorni festivi e quelli di riposo settimanale. Pertanto, se un padre decide di fruire del congedo di paternità a partire da un venerdì, i due giorni successivi (sabato e domenica) non verranno conteggiati nel totale dei dieci giorni.

Tuttavia, a parere di chi scrive, la questione del congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi, non è ancora del tutto chiara. Infatti, nonostante la legge di bilancio 2019 abbia esteso il congedo di paternità a dieci giorni, non ha specificato se questi giorni debbano essere considerati lavorativi o di calendario. Questo ha creato non poche incertezze tra i lavoratori e ha aperto la strada a diverse interpretazioni.

Inoltre, è importante sottolineare che il congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi, è un diritto che spetta a tutti i padri lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro. Questo significa che anche i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e i lavoratori a tempo determinato hanno diritto a fruire del congedo di paternità.

Altresì, è fondamentale ricordare che il congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi, è un diritto irrinunciabile. Questo significa che il datore di lavoro non può negare al lavoratore la possibilità di fruire del congedo di paternità, né può licenziarlo o penalizzarlo in alcun modo per aver esercitato questo diritto.

Possiamo quindi dire che, nonostante le incertezze interpretative, il congedo di paternità, 10 giorni di calendario o lavorativi, è un diritto fondamentale per tutti i padri lavoratori. Questo periodo di assenza dal lavoro permette al genitore di partecipare attivamente alla vita del proprio figlio fin dai primi giorni di vita, contribuendo a rafforzare il legame tra padre e figlio e a promuovere un’equa divisione dei compiti familiari.