conto corrente dormiente, la banca può chiudere il conto
Il conto corrente dormiente è una situazione che può verificarsi quando un conto corrente bancario rimane inattivo per un lungo periodo di tempo. In questi casi, la banca ha il diritto di chiudere il conto e di trasferire i fondi ad un apposito fondo di solidarietà. Questa pratica è regolamentata dalla normativa italiana, che prevede precise modalità di gestione dei conti correnti dormienti.
Secondo il Decreto Legislativo n. 141 del 13 agosto 2010, il conto corrente viene considerato dormiente quando non si verificano movimenti o operazioni per un periodo di 10 anni. In questo caso, la banca ha l’obbligo di inviare una comunicazione al titolare del conto, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, per informarlo della situazione e delle conseguenze che potrebbero derivarne.
La banca, infatti, può decidere di chiudere il conto corrente dormiente se il titolare non si fa vivo entro 180 giorni dalla ricezione della comunicazione. In tal caso, i fondi presenti sul conto vengono trasferiti all’apposito fondo di solidarietà, istituito presso la Banca d’Italia. Questo fondo ha lo scopo di tutelare i risparmiatori e di garantire la restituzione dei fondi in caso di conti correnti dormienti.
È importante sottolineare che la banca non può trattenere i fondi del conto corrente dormiente a titolo di spese o commissioni. I fondi vengono trasferiti al fondo di solidarietà e il titolare del conto può richiederne il rimborso in qualsiasi momento, presentando la documentazione necessaria presso la banca o direttamente presso la Banca d’Italia.
La normativa italiana prevede anche delle eccezioni per i conti correnti dormienti. Ad esempio, se il conto corrente è collegato ad un contratto di mutuo o di finanziamento, la banca non può chiuderlo fino alla scadenza del contratto stesso. Inoltre, se il conto corrente dormiente ha un saldo superiore a 100 euro, la banca deve effettuare una ricerca attiva del titolare, tramite l’invio di una comunicazione all’ultimo indirizzo conosciuto.
È altresì importante sottolineare che il conto corrente dormiente non è una situazione desiderabile, in quanto comporta la perdita di controllo sui propri fondi e può causare problemi di gestione finanziaria. È quindi consigliabile mantenere attiva la propria posizione bancaria, effettuando almeno un movimento o un’operazione ogni tanto, anche se di piccola entità, per evitare che il conto venga considerato dormiente.
In conclusione, il conto corrente dormiente è una situazione che può portare alla chiusura del conto da parte della banca. È importante essere consapevoli di questa possibilità e di agire tempestivamente per evitare la perdita dei propri fondi. La normativa italiana regola in modo preciso la gestione dei conti correnti dormienti, garantendo la tutela dei risparmiatori e la restituzione dei fondi tramite l’apposito fondo di solidarietà.