Tutela del cliente: risarcimento del danno da violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e buona fede

Tutela del cliente: risarcimento del danno da violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e buona fede

La tutela del cliente è un principio fondamentale nel diritto civile, che mira a garantire la protezione dei consumatori e degli utenti finali da eventuali danni derivanti da comportamenti scorretti o negligenti da parte dei fornitori di beni o servizi. In particolare, la violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e buona fede può comportare la responsabilità del fornitore e l’obbligo di risarcire il danno subito dal cliente.

La violazione degli obblighi di informazione implica la mancata comunicazione al cliente di tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole e informata. Ad esempio, nel settore bancario, la banca ha l’obbligo di informare il cliente sui rischi connessi a determinati prodotti finanziari, come ad esempio i derivati. La mancata informazione su tali rischi può comportare un danno per il cliente, che potrebbe aver investito i propri risparmi in prodotti finanziari ad alto rischio senza essere pienamente consapevole delle conseguenze.

La violazione degli obblighi di diligenza, invece, si verifica quando il fornitore non adotta tutte le precauzioni necessarie per evitare danni al cliente. Ad esempio, nel settore medico, un medico che non adotta le corrette procedure diagnostiche o terapeutiche può causare danni alla salute del paziente. In questo caso, il medico potrebbe essere ritenuto responsabile per la violazione dell’obbligo di diligenza e dovrà risarcire il danno subito dal paziente.

La violazione degli obblighi di correttezza e buona fede, infine, riguarda comportamenti scorretti o sleali da parte del fornitore. Ad esempio, nel settore assicurativo, la compagnia di assicurazioni potrebbe rifiutarsi di riconoscere un sinistro senza una valida motivazione, violando così l’obbligo di correttezza e buona fede. In questo caso, il cliente potrà richiedere il risarcimento del danno subito a causa del comportamento scorretto della compagnia assicurativa.

La tutela del cliente da violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e buona fede è garantita dalla normativa italiana. In particolare, il Codice Civile all’articolo 1176 prevede che “il debitore è tenuto a risarcire il danno cagionato dalla sua inadempimento, salvo che provi il caso fortuito”. Questo significa che il fornitore è responsabile per il danno subito dal cliente a causa della violazione degli obblighi sopra citati, a meno che non riesca a dimostrare che l’inadempimento è stato causato da un evento imprevedibile e inevitabile.

Inoltre, il Codice del Consumo all’articolo 133 prevede che “il consumatore ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito a causa di una pratica commerciale scorretta”. Questo articolo amplia la tutela del cliente, riconoscendo il diritto al risarcimento non solo per il danno patrimoniale, ma anche per il danno morale o psicologico subito a causa di comportamenti scorretti da parte del fornitore.

La tutela del cliente da violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e buona fede può essere richiesta attraverso diverse vie. In primo luogo, il cliente può rivolgersi direttamente al fornitore, richiedendo il risarcimento del danno subito. In caso di mancato accordo, il cliente può presentare un reclamo presso le autorità competenti, come ad esempio l’Antitrust o l’Arbitro Bancario Finanziario. Queste autorità hanno il compito di valutare la fondatezza del reclamo e, se del caso, imporre al fornitore il risarcimento del danno.

Inoltre, il cliente può anche rivolgersi al giudice, presentando un’azione legale per ottenere il risarcimento del danno subito. In questo caso, sarà il giudice a valutare la fondatezza della richiesta e a decidere se il fornitore è effettivamente responsabile per la violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e buona fede. In caso di accertata responsabilità, il giudice potrà condannare il fornitore al risarcimento del danno.

Possiamo quindi dire che la tutela del cliente da violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e buona fede è un principio fondamentale nel diritto civile italiano. La normativa vigente prevede il diritto del cliente al risarcimento del danno subito a causa di comportamenti scorretti o negligenti da parte dei fornitori di beni o servizi. È importante che i fornitori rispettino tali obblighi, al fine di evitare controversie e tutelare i diritti dei consumatori. Altresì, a parere di chi scrive, è fondamentale che i clienti siano consapevoli dei propri diritti e siano pronti a difenderli in caso di violazione da parte dei fornitori.

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