Difetti nella merce acquistata online, i diritti dell’acquirente fino a 2 anni dopo

diritti dell’acquirente per vizi nella merce venduta su internet entro 2 anni dall’acquisto

Acquistare merce online è diventato sempre più comune e conveniente, ma cosa succede se il prodotto che riceviamo presenta dei difetti? In questo articolo esploreremo i diritti dell’acquirente per vizi nella merce venduta su internet entro 2 anni dall’acquisto, analizzando le normative vigenti e fornendo utili consigli su come agire in caso di problemi.

Secondo il Codice del Consumo, l’acquirente ha diritto a ricevere un prodotto conforme a quanto stabilito nel contratto di vendita. Questo significa che il bene deve essere privo di difetti e idoneo all’uso a cui è destinato. Nel caso in cui la merce acquistata presenti dei vizi, l’acquirente ha il diritto di richiedere la riparazione o la sostituzione del prodotto, senza spese aggiuntive. Se ciò non fosse possibile o comportasse un eccessivo disagio per l’acquirente, è previsto anche il diritto di ottenere un rimborso totale o una riduzione del prezzo.

È importante sottolineare che questi diritti sono validi entro un periodo di 2 anni dall’acquisto, come stabilito dalla legge. Questo significa che l’acquirente ha il diritto di far valere le proprie ragioni anche dopo diversi mesi dall’acquisto, purché il difetto sia stato riscontrato entro tale termine. Tuttavia, è altresì importante tenere presente che il consumatore ha l’obbligo di segnalare il difetto entro 2 mesi dalla sua scoperta.

Nel caso in cui si riscontri un vizio nella merce acquistata online, è consigliabile seguire alcuni passaggi per far valere i propri diritti. Innanzitutto, è consigliabile contattare il venditore e comunicare il problema riscontrato, fornendo tutte le informazioni necessarie. È importante farlo per iscritto, in modo da avere una prova della comunicazione. Il venditore ha il dovere di rispondere entro un termine ragionevole e proporre una soluzione.

Se il venditore non risponde o non offre una soluzione soddisfacente, è possibile rivolgersi all’Ente di Conciliazione competente per la risoluzione delle controversie. Questo organismo, previsto dalla normativa italiana, ha il compito di mediare tra le parti e trovare una soluzione equa. In caso di mancato accordo, è possibile ricorrere all’autorità giudiziaria per far valere i propri diritti.

È importante sottolineare che questi diritti sono validi anche per gli acquisti effettuati su piattaforme di e-commerce straniere. Infatti, secondo il Regolamento UE n. 1215/2012, il consumatore può agire legalmente contro il venditore anche se ha sede in un altro paese dell’Unione Europea. Questo garantisce una maggiore tutela per l’acquirente, che può far valere i propri diritti senza dover affrontare complesse procedure legali all’estero.

In conclusione, i diritti dell’acquirente per vizi nella merce venduta su internet entro 2 anni dall’acquisto sono garantiti dalla normativa italiana e europea. È importante conoscere i propri diritti e agire tempestivamente in caso di problemi. Contattare il venditore, rivolgersi all’Ente di Conciliazione e, se necessario, ricorrere all’autorità giudiziaria sono le azioni da intraprendere per far valere i propri diritti. Ricordate che l’acquirente ha il diritto di ricevere un prodotto conforme alle aspettative, e in caso di difetti, è altresì importante segnalare il problema entro 2 mesi dalla scoperta.