Discrezionalità tecnica e amministrativa: cosa sono

Discrezionalità tecnica e amministrativa: cosa sono

La discrezionalità tecnica dell’amministrazione è un concetto fondamentale nel diritto amministrativo italiano. Essa si riferisce alla facoltà che l’amministrazione pubblica ha di prendere decisioni in base a criteri tecnici e professionali, senza essere vincolata da precise norme di legge. Questa discrezionalità è riconosciuta e regolamentata dalla legge, al fine di garantire un corretto esercizio delle funzioni amministrative.

La discrezionalità tecnica dell’amministrazione si basa su una serie di principi e regole che ne limitano l’ambito di applicazione. Innanzitutto, l’amministrazione deve agire in conformità con i principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza. Inoltre, la discrezionalità tecnica non può essere utilizzata per eludere o aggirare le norme di legge, ma deve essere esercitata nel rispetto dei limiti e delle finalità previste dalla normativa vigente.

La discrezionalità tecnica dell’amministrazione si applica in diversi ambiti, come ad esempio l’edilizia, l’ambiente, la sanità e i trasporti. In questi settori, l’amministrazione pubblica ha il compito di valutare e decidere in merito a diverse questioni, ad esempio l’approvazione di progetti, l’emanazione di regolamenti o l’adozione di misure di tutela ambientale. In tali casi, l’amministrazione può avvalersi della propria competenza tecnica per valutare le diverse opzioni e scegliere quella ritenuta più idonea.

La discrezionalità tecnica dell’amministrazione è regolamentata da diverse norme di legge. Ad esempio, l’articolo 97 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000) stabilisce che l’amministrazione può adottare atti discrezionali in materia urbanistica, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Inoltre, l’articolo 3 del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 82/2005) prevede che l’amministrazione possa adottare atti discrezionali per l’organizzazione e la gestione dei propri servizi informatici.

Tuttavia, la discrezionalità tecnica dell’amministrazione non è illimitata. Essa è soggetta a diversi controlli e limiti, al fine di garantire il rispetto dei principi di legalità e di tutela dei diritti dei cittadini. In primo luogo, l’amministrazione deve motivare le proprie decisioni, indicando le ragioni di fatto e di diritto che le hanno determinate. Inoltre, le decisioni amministrative possono essere impugnate davanti al giudice amministrativo, che verifica la legittimità e la correttezza delle stesse.

La discrezionalità tecnica dell’amministrazione può essere altresì limitata da norme di legge che prevedono precise regole o procedure da seguire. Ad esempio, l’articolo 10 del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 50/2016) stabilisce che l’amministrazione deve adottare procedure di gara per l’affidamento dei contratti pubblici, al fine di garantire la concorrenza e la trasparenza nell’assegnazione degli appalti.

In conclusione, la discrezionalità tecnica dell’amministrazione è un importante strumento che permette all’amministrazione pubblica di prendere decisioni in base a criteri tecnici e professionali. Tuttavia, essa è soggetta a diversi controlli e limiti, al fine di garantire il rispetto dei principi di legalità e di tutela dei diritti dei cittadini. Pertanto, è fondamentale che l’amministrazione agisca in modo trasparente e motivi le proprie decisioni, al fine di garantire un corretto esercizio delle funzioni amministrative.