Economia circolare: le novità normative a livello europeo e nazionale

L’economia circolare è un concetto che sta guadagnando sempre più importanza nel panorama economico mondiale. Si tratta di un modello di sviluppo che mira a ridurre al minimo l’utilizzo di risorse naturali e a massimizzare il recupero e il riutilizzo dei materiali. Questo approccio si basa sull’idea che i prodotti e i materiali debbano essere considerati come risorse preziose, da preservare e valorizzare.

L’economia circolare si contrappone al tradizionale modello lineare, in cui si estraggono le risorse, si producono beni che vengono utilizzati e poi smaltiti come rifiuti. Questo approccio ha portato a un enorme spreco di risorse e a un grave impatto sull’ambiente. L’economia circolare, invece, promuove la riduzione, il riutilizzo, il riciclo e il recupero dei materiali, in modo da creare un ciclo virtuoso in cui nulla viene sprecato.

In Italia, l’economia circolare è stata oggetto di attenzione da parte del legislatore. La Legge n. 221 del 2015, nota come “Legge sulla transizione verso un modello di economia circolare”, ha introdotto una serie di misure volte a promuovere l’adozione di pratiche sostenibili da parte delle imprese e a favorire la riduzione degli sprechi. Tra le principali disposizioni della legge vi sono l’obbligo di predisporre un piano di prevenzione dei rifiuti e di adottare misure per favorire il riutilizzo e il riciclo dei materiali.

Inoltre, l’Italia ha aderito all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, che prevede l’adozione di politiche e pratiche volte a promuovere l’economia circolare. In questo contesto, sono stati promossi numerosi progetti e iniziative a livello nazionale e regionale per favorire la transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile.

Un esempio concreto di economia circolare è rappresentato dal settore dell’edilizia. In Italia, infatti, sono stati promossi progetti di riqualificazione energetica degli edifici che prevedono il recupero dei materiali e il riutilizzo degli stessi. Questo approccio consente di ridurre i costi e l’impatto ambientale legato alla produzione di nuovi materiali, favorendo al contempo la creazione di posti di lavoro nel settore delle costruzioni.

In conclusione, l’economia circolare rappresenta una sfida e un’opportunità per l’economia italiana. L’adozione di pratiche sostenibili e il recupero dei materiali possono contribuire a ridurre gli sprechi, a preservare le risorse naturali e a creare nuove opportunità di lavoro. È fondamentale che le imprese e le istituzioni si impegnino attivamente nella transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile, al fine di garantire un futuro migliore per le generazioni future.

Riferimenti normativi:
– Legge n. 221 del 28 dicembre 2015: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2015-12-28;221
– Agenda 2030 delle Nazioni Unite: https://www.camera.it/leg18/126?tema=agenda_2030
– Progetti di riqualificazione energetica degli edifici: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/12/30/19G00242/sg