Etichettatura degli alimenti: come indicare correttamente gli allergeni

Etichettatura degli alimenti: come indicare correttamente gli allergeni

L’etichettatura degli alimenti ai fini allergenici è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza dei consumatori. Essa consiste nell’indicazione chiara e precisa degli ingredienti presenti nel prodotto, in particolare degli allergeni, al fine di permettere a chi soffre di allergie o intolleranze di evitare l’assunzione di sostanze dannose per la propria salute.

La normativa europea in materia di etichettatura degli alimenti ai fini allergenici è stata introdotta nel 2003 con il Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio. Questo regolamento stabilisce le disposizioni generali sulla sicurezza alimentare e prevede l’obbligo di indicare gli allergeni presenti negli alimenti in modo chiaro e comprensibile per il consumatore.

In particolare, il Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, noto come “Regolamento sull’informazione alimentare fornita al consumatore”, ha introdotto nuove disposizioni in materia di etichettatura degli alimenti ai fini allergenici. Questo regolamento prevede l’obbligo di indicare gli allergeni in modo evidente, leggibile e indelebile sull’etichetta del prodotto.

Gli allergeni alimentari più comuni sono: cereali contenenti glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte e lattosio, frutta a guscio, sedano, senape, semi di sesamo, solfiti e lupini. Questi ingredienti devono essere indicati in modo chiaro sull’etichetta degli alimenti, anche se presenti in quantità minime o come ingredienti di altri ingredienti.

L’etichettatura degli alimenti ai fini allergenici deve essere effettuata in modo tale da evitare qualsiasi rischio di confusione o fraintendimento da parte del consumatore. Pertanto, è importante che gli allergeni siano indicati in modo evidente e leggibile, utilizzando caratteri di dimensioni adeguate e colori contrastanti rispetto allo sfondo dell’etichetta.

Inoltre, l’etichetta deve riportare l’elenco completo degli ingredienti utilizzati nella preparazione del prodotto, in ordine decrescente di peso. Gli allergeni devono essere evidenziati in modo chiaro, ad esempio tramite l’uso di caratteri in grassetto o in corsivo, o tramite l’utilizzo di un colore diverso rispetto agli altri ingredienti.

È altresì importante che l’etichetta degli alimenti ai fini allergenici riporti informazioni sulle possibili contaminazioni crociate. Questo significa che se un alimento è stato prodotto nello stesso ambiente in cui vengono lavorati o confezionati alimenti contenenti allergeni, l’etichetta deve indicare tale possibile contaminazione.

Per garantire la corretta etichettatura degli alimenti ai fini allergenici, è fondamentale che le aziende alimentari adottino buone pratiche di produzione e di gestione dei rischi. Questo include la separazione fisica degli ingredienti allergenici durante la produzione, l’addestramento del personale sulla gestione degli allergeni e l’implementazione di procedure di controllo e verifica.

In caso di mancata conformità all’etichettatura degli alimenti ai fini allergenici, le aziende alimentari possono essere soggette a sanzioni amministrative e penali. È quindi importante che le aziende rispettino le disposizioni normative in materia di etichettatura degli alimenti, al fine di garantire la sicurezza dei consumatori e la corretta informazione sulle sostanze allergeniche presenti nei prodotti.

In conclusione, l’etichettatura degli alimenti ai fini allergenici è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza dei consumatori. La normativa europea prevede l’obbligo di indicare gli allergeni in modo chiaro e comprensibile sull’etichetta degli alimenti. È importante che le aziende alimentari adottino buone pratiche di produzione e di gestione dei rischi per garantire la corretta etichettatura degli alimenti ai fini allergenici.