Responsabilità dei legali rappresentanti in caso di illecita influenza sull’organo amministrativo

Responsabilità dei legali rappresentanti in caso di illecita influenza sull’organo amministrativo

L’illecita influenza sull’organo amministrativo è un tema di grande rilevanza nel contesto aziendale, in quanto può comportare gravi conseguenze sia per l’ente che per i suoi legali rappresentanti. In questo articolo, analizzeremo le responsabilità che ricadono su di loro in caso di illecita influenza sull’organo amministrativo, facendo riferimento alle normative vigenti e alle interpretazioni giurisprudenziali.

Prima di addentrarci nell’argomento, è opportuno definire cosa si intende per “illecita influenza sull’organo amministrativo”. Si tratta di un comportamento posto in essere dai legali rappresentanti dell’azienda, che mira a condizionare le decisioni dell’organo amministrativo in modo illegittimo, al fine di ottenere un vantaggio personale o per l’ente stesso. Tale influenza può manifestarsi attraverso pressioni, minacce, promesse o qualsiasi altro mezzo che possa alterare l’indipendenza e l’autonomia decisionale dell’organo amministrativo.

La responsabilità dei legali rappresentanti in caso di illecita influenza sull’organo amministrativo è disciplinata principalmente dal Codice Civile e dal Codice Penale. Secondo l’articolo 2393 del Codice Civile, i legali rappresentanti sono tenuti a svolgere il loro mandato nell’interesse dell’ente e ad agire con diligenza e correttezza. Pertanto, se un legale rappresentante esercita un’illecita influenza sull’organo amministrativo, viola il proprio dovere di diligenza e correttezza, assumendo una condotta contraria agli interessi dell’azienda.

La violazione di tali doveri può comportare diverse conseguenze per i legali rappresentanti. In primo luogo, possono essere chiamati a rispondere civilmente dell’illecita influenza sull’organo amministrativo. In caso di danni causati all’azienda o a terzi a causa di tale comportamento, i legali rappresentanti possono essere chiamati a risarcire i danni subiti. È importante sottolineare che la responsabilità civile può essere estesa anche ai danni morali, oltre che a quelli materiali.

Inoltre, i legali rappresentanti possono essere chiamati a rispondere penalmente dell’illecita influenza sull’organo amministrativo. Secondo l’articolo 2635 del Codice Civile, chiunque, nell’esercizio delle proprie funzioni, compie atti contrari agli interessi dell’azienda o a scopo di lucro personale, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 5.000 a 50.000 euro. È altresì prevista la confisca dei beni utilizzati per commettere il reato.

È importante sottolineare che la responsabilità penale dei legali rappresentanti può essere estesa anche ai reati commessi dagli amministratori o dai dipendenti dell’azienda, qualora l’illecita influenza sull’organo amministrativo sia stata posta in essere per favorire o coprire tali reati. In tal caso, i legali rappresentanti possono essere chiamati a rispondere anche per reati quali la corruzione, la truffa, l’abuso d’ufficio, ecc.

Per quanto riguarda la prova dell’illecita influenza sull’organo amministrativo, spetta al danneggiato dimostrare l’esistenza di tale comportamento e il nesso causale tra quest’ultimo e i danni subiti. Tuttavia, la giurisprudenza ha stabilito che, in caso di presunzione di illecita influenza sull’organo amministrativo, spetta al legale rappresentante dimostrare di aver agito nell’interesse dell’azienda e di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare il verificarsi di tale comportamento.

In conclusione, la responsabilità dei legali rappresentanti in caso di illecita influenza sull’organo amministrativo è una questione di grande rilevanza nel contesto aziendale. Essi sono tenuti a svolgere il proprio mandato nell’interesse dell’azienda e a agire con diligenza e correttezza. In caso di violazione di tali doveri, possono essere chiamati a rispondere civilmente e penalmente dell’illecita influenza sull’organo amministrativo. È pertanto fondamentale che i legali rappresentanti agiscano sempre nel rispetto delle normative vigenti e a parere di chi scrive, evitando qualsiasi comportamento che possa compromettere l’indipendenza e l’autonomia decisionale dell’organo amministrativo.