Innovazioni nel condominio: quali sono e quali quorum sono necessari
Le innovazioni nel condominio rappresentano un tema di grande attualità e interesse per tutti i proprietari di immobili all’interno di un edificio condominiale. Queste innovazioni possono riguardare sia gli aspetti strutturali dell’edificio, come ad esempio la realizzazione di nuove opere o la ristrutturazione di parti comuni, sia gli aspetti gestionali, come l’introduzione di nuove tecnologie o servizi per migliorare la vivibilità e la sicurezza del condominio.
Per poter attuare queste innovazioni, è necessario rispettare determinati quorum previsti dalla normativa vigente. Il quorum rappresenta il numero minimo di voti necessari per deliberare in assemblea condominiale e può variare a seconda della tipologia di innovazione da realizzare.
Innanzitutto, per le innovazioni strutturali che comportano una modifica dell’aspetto esteriore dell’edificio o una variazione della destinazione d’uso delle parti comuni, è necessario ottenere il consenso unanime di tutti i condomini. Questo significa che anche un solo condomino può opporsi all’innovazione e bloccarne l’attuazione. Tale disposizione è prevista dall’articolo 1120 del Codice Civile.
Per le innovazioni strutturali che non comportano una modifica dell’aspetto esteriore dell’edificio o una variazione della destinazione d’uso delle parti comuni, è necessario ottenere il consenso della maggioranza dei condomini che rappresentino almeno i due terzi del valore dell’edificio. Questo quorum è previsto dall’articolo 1120 del Codice Civile.
Per quanto riguarda le innovazioni gestionali, come ad esempio l’installazione di un impianto di videosorveglianza o l’introduzione di un servizio di portierato, è necessario ottenere il consenso della maggioranza dei condomini che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio. Questo quorum è previsto dall’articolo 1136 del Codice Civile.
È importante sottolineare che, oltre ai quorum previsti dalla normativa, è necessario rispettare anche le modalità di convocazione e di svolgimento dell’assemblea condominiale, così come previsto dall’articolo 66 del Codice Civile. In particolare, è fondamentale garantire la corretta informazione di tutti i condomini riguardo alle innovazioni proposte, al fine di consentire una valutazione consapevole e una partecipazione attiva all’assemblea.
Inoltre, a parere di chi scrive, è opportuno favorire la partecipazione di tutti i condomini all’assemblea condominiale, anche di coloro che non possono essere presenti fisicamente. A tal proposito, è possibile utilizzare strumenti tecnologici, come ad esempio la videoconferenza, per consentire la partecipazione a distanza e garantire una maggiore inclusione.
Altresì, è importante considerare che alcune innovazioni possono comportare un aumento delle spese condominiali. In questi casi, è necessario ottenere il consenso della maggioranza dei condomini che rappresentino almeno i due terzi del valore dell’edificio, così come previsto dall’articolo 1136 del Codice Civile. Questo quorum è necessario per garantire che le decisioni prese siano condivise dalla maggioranza dei condomini e che non siano gravose per coloro che non sono favorevoli all’innovazione proposta.
In conclusione, le innovazioni nel condominio rappresentano un’opportunità per migliorare la qualità della vita all’interno dell’edificio e per adeguarlo alle nuove esigenze e tecnologie. Tuttavia, è fondamentale rispettare i quorum previsti dalla normativa vigente e garantire una corretta informazione e partecipazione di tutti i condomini. Solo in questo modo sarà possibile prendere decisioni condivise e sostenibili nel tempo.