ISEE 2026, il CAF non te lo dice: se non lo aggiorni, perdi subito i bonus

L’aggiornamento tempestivo dell’ISEE si configura quindi come un’opportunità concreta per le famiglie italiane di massimizzare i propri benefici.

Con l’avvicinarsi del 2026, cresce l’urgenza per molte famiglie italiane di aggiornare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), fondamentale per non perdere i benefici dell’Assegno Unico e di altri bonus sociali.

La mancata presentazione della nuova dichiarazione comporterà infatti un drastico taglio dell’assegno al minimo previsto dalla normativa.

Scadenze strategiche per il rinnovo dell’ISEE 2026

Il termine per la presentazione della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento indispensabile per il calcolo dell’ISEE, è fissato al 28 febbraio 2026. Rispettare questa scadenza è cruciale per mantenere l’importo dell’Assegno Unico basato sulla situazione economica reale della famiglia senza interruzioni.

Chi aggiornerà la DSU dopo tale data ma entro il 30 giugno potrà comunque beneficiare degli arretrati calcolati a partire da marzo. Superato il 1° luglio, invece, si perderà definitivamente la possibilità di recuperare le differenze legate a un ISEE più favorevole, con l’assegno che verrà automaticamente ridotto al valore minimo previsto per l’anno, circa 58 euro mensili per figlio.

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La tempistica non è quindi un semplice adempimento burocratico, ma un elemento che incide direttamente sulla capacità di spesa delle famiglie, soprattutto per quelle con più figli o situazioni patrimoniali migliorate dalle nuove regole.

Modalità di presentazione e novità della DSU precompilata

L’ISEE 2026 si ottiene tramite la compilazione della DSU, disponibile sul Portale unico ISEE o tramite l’app ufficiale INPS Mobile. Quest’ultima, grazie alla funzione di “acquisizione dichiarazione”, consente di generare una DSU Mini precompilata con i dati fiscali e contributivi già presenti negli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS. Per accedere a questa procedura è necessario autenticarsi con SPID o Carta d’Identità Elettronica, un segnale della crescente digitalizzazione dei servizi sociali.

In presenza di situazioni familiari più complesse – come la presenza di persone con disabilità, figli di genitori non conviventi o richieste collegate al diritto allo studio universitario – è obbligatorio presentare la DSU integrale, che richiede una raccolta dati più ampia e dettagliata. Il sistema informativo dell’ISEE si basa su un mix di dati precompilati, autodichiarazioni e informazioni provenienti da archivi pubblici, garantendo un quadro economico più accurato e aggiornato.

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2026

La novità più rilevante per il 2026 riguarda la revisione dell’ISEE, che vede modifiche sostanziali nella scala di equivalenza e nel trattamento del patrimonio immobiliare. La franchigia sull’abitazione principale è stata aumentata da 52.500 a 91.500 euro, riducendo sensibilmente il peso della casa nel calcolo dell’indicatore. Inoltre, per ogni figlio a partire dal secondo, è prevista una maggiorazione di 2.500 euro sul patrimonio, un intervento destinato a favorire le famiglie numerose.

Queste modifiche, insieme all’introduzione di maggiorazioni incrementate per nuclei con due o più figli, rendono l’ISEE più aderente alla reale situazione economica delle famiglie e aumentano il numero di nuclei che potranno accedere a fasce di reddito più vantaggiose.

Di conseguenza, cresceranno gli importi dell’Assegno Unico e di altre prestazioni legate all’ISEE, quali l’Assegno di Inclusione, il supporto per la formazione e il lavoro, e il Bonus Nido.

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