La correzione di errori su estratti conto e il reclamo per addebiti non effettuati

La correzione di errori su estratti conto e il reclamo per addebiti non effettuati

Negli ultimi anni, sempre più persone si sono trovate ad affrontare problemi legati alla correttezza degli estratti conto bancari. Spesso, infatti, si verificano errori o addebiti non effettuati correttamente, che possono causare notevoli disagi e preoccupazioni ai correntisti. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su come affrontare tali situazioni e quali sono i diritti dei consumatori in caso di errori sui propri estratti conto.

Prima di tutto, è importante sottolineare che gli istituti bancari sono tenuti a fornire ai propri clienti estratti conto chiari, precisi e corretti. Questo è un obbligo previsto dalla normativa vigente, in particolare dal Decreto Legislativo n. 385/1993, noto come Testo Unico Bancario. Tale normativa stabilisce che gli estratti conto devono contenere tutte le informazioni necessarie per consentire al correntista di verificare la correttezza delle operazioni effettuate sul proprio conto.

Nel caso in cui si riscontrino errori o addebiti non effettuati correttamente, è possibile richiedere la correzione degli estratti conto. Per fare ciò, è necessario presentare un reclamo formale all’istituto bancario, indicando in modo dettagliato gli errori riscontrati e allegando eventuali documenti comprovanti. È importante conservare sempre le ricevute e i documenti relativi alle operazioni effettuate, in modo da poterli utilizzare come prova in caso di necessità.

Una volta presentato il reclamo, l’istituto bancario ha l’obbligo di rispondere entro un termine stabilito dalla normativa. In particolare, il Decreto Legislativo n. 385/1993 prevede che l’istituto bancario debba rispondere entro 30 giorni dalla ricezione del reclamo. Durante questo periodo, l’istituto bancario dovrà effettuare tutte le verifiche necessarie per accertare la correttezza degli addebiti contestati.

Se l’istituto bancario accerta l’esistenza di errori o addebiti non effettuati correttamente, è tenuto a correggere gli estratti conto e a rimborsare eventuali somme erroneamente addebitate. Inoltre, l’istituto bancario è obbligato a fornire al correntista una spiegazione dettagliata degli errori riscontrati e delle azioni intraprese per correggerli.

Nel caso in cui l’istituto bancario non risponda entro il termine previsto o non accerti la presenza di errori, il correntista può rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF). L’ABF è un organismo indipendente che si occupa di risolvere le controversie tra i correntisti e gli istituti bancari. La procedura di ricorso all’ABF è gratuita e può essere avviata presentando una domanda tramite il sito web dell’organismo.

È importante sottolineare che, a parere di chi scrive, è sempre consigliabile cercare di risolvere il problema direttamente con l’istituto bancario prima di ricorrere all’ABF. Spesso, infatti, è possibile risolvere la questione in modo più rapido e meno burocratico attraverso una semplice comunicazione con l’istituto bancario.

In conclusione, la correzione di errori su estratti conto e il reclamo per addebiti non effettuati sono diritti dei consumatori tutelati dalla normativa vigente. Nel caso in cui si riscontrino errori o addebiti non corretti, è possibile richiedere la correzione degli estratti conto presentando un reclamo formale all’istituto bancario. Se l’istituto bancario non risponde entro il termine previsto o non accerta la presenza di errori, è possibile ricorrere all’Arbitro Bancario Finanziario. Possiamo quindi dire che è fondamentale essere consapevoli dei propri diritti e agire prontamente in caso di errori o addebiti non corretti sui propri estratti conto.

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