Legge 104, i titolari hanno l’esenzione del pedaggio autostradale? La verità

Legge 104 e pedaggio autostradale: cosa prevede davvero la normativa?

La Legge 104/1992, riconosciuta per garantire tutele concrete sia ai diretti interessati sia a coloro che prestano loro assistenza, prevede una serie di benefici che spaziano dai permessi lavorativi retribuiti alle agevolazioni fiscali, fino ad arrivare a esenzioni su tasse e imposte legate alla mobilità.

Tuttavia, una domanda ricorrente tra cittadini e caregiver riguarda un aspetto molto pratico e quotidiano: chi è in possesso della Legge 104 ha diritto all’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale?

Legge 104, i titolari hanno l’esenzione del pedaggio autostradale? La verità

L’idea che una persona con disabilità o il suo accompagnatore possano non pagare il pedaggio nasce da un’interpretazione spesso spontanea, influenzata dalla presenza di altre esenzioni legate alla mobilità, come quella del bollo auto o dell’imposta di trascrizione al PRA. Tuttavia, quando si entra nel dettaglio della normativa, il quadro si fa meno favorevole.

Legge 104, cosa cambia nel 2026
Legge 104, i titolari hanno l’esenzione del pedaggio autostradale? diritto.net

Ad oggi, la Legge 104 non prevede alcuna esenzione diretta dal pedaggio autostradale per le persone con disabilità o per i familiari che le assistono. Nonostante la finalità sociale della legge sia quella di rimuovere gli ostacoli alla piena partecipazione alla vita civile, lavorativa e sociale, questa particolare misura non è inclusa tra i benefici riconosciuti.

Per individuare chi effettivamente ha diritto all’esenzione dal pedaggio, è necessario fare riferimento all’articolo 373, comma 2 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada (Decreto 495/1992). La norma elenca con precisione i soggetti che possono beneficiare della gratuità nell’accesso alla rete autostradale, e tra questi figurano:

  • i veicoli della Croce Rossa Italiana;
  • quelli di associazioni di volontariato o organizzazioni senza scopo di lucro impiegati nel soccorso;
  • mezzi destinati al trasporto gratuito di pazienti in situazioni di urgenza o assistenza, tra cui disabili, pazienti oncologici, dializzati;
  • veicoli dedicati al trasporto di organi, sangue, neonati o servizi del 118.

In tutti questi casi, l’esenzione è vincolata a due condizioni essenziali: il veicolo deve essere riconducibile a un ente autorizzato e il servizio deve essere reso a titolo gratuito. Non si parla, dunque, di mezzi privati appartenenti a cittadini con disabilità, neanche se intestatari della Legge 104.

Anche nel caso in cui un disabile si rechi autonomamente in ospedale o in altra struttura sanitaria per cure e controlli, il suo veicolo personale non ha diritto all’esenzione dal pedaggio autostradale. Lo stesso vale per i familiari caregiver, anche se muniti di certificazione 104 per l’assistenza continuativa.

Sebbene l’esenzione dal pedaggio non sia prevista, esiste una forma di agevolazione economica indiretta a cui possono accedere le persone con disabilità: l’esenzione dal canone di abbonamento al servizio Telepass. Questo beneficio è disponibile per i titolari di Legge 104 a cui è riconosciuta una disabilità grave (art. 3, comma 3), a patto che:

  • il veicolo sia adattato per la guida o il trasporto della persona disabile;
  • il mezzo sia intestato alla persona disabile o al familiare che la assiste;
  • il soggetto presenti apposita documentazione al gestore del servizio.

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