Pensione di garanzia 2023: cos’è, requisiti e importo minimo dell’assegno

pensione di garanzia 2023: cos’è, requisiti e importo minimo dell’assegno

La pensione di garanzia è un istituto previdenziale introdotto dalla legge di bilancio 2019, che ha l’obiettivo di garantire un assegno minimo a coloro che hanno maturato un’anzianità contributiva insufficiente per accedere alla pensione di vecchiaia. Questa misura è stata introdotta per contrastare la povertà degli anziani e garantire loro un sostegno economico adeguato.

Per poter accedere alla pensione di garanzia nel 2023, è necessario soddisfare alcuni requisiti. In primo luogo, occorre aver compiuto 67 anni di età, oppure 66 anni e 7 mesi se si è assicurati presso forme pensionistiche obbligatorie diverse dall’INPS. Inoltre, è richiesta una contribuzione minima di 20 anni, che può essere ridotta a 15 anni per determinate categorie di lavoratori, come ad esempio i disoccupati involontari.

L’importo minimo dell’assegno di pensione di garanzia per il 2023 è pari a 780 euro mensili. Tuttavia, è importante sottolineare che questa cifra può variare in base all’anzianità contributiva e al reddito del richiedente. Infatti, l’assegno viene calcolato in modo proporzionale alla contribuzione effettuata durante la vita lavorativa. Inoltre, se il richiedente ha un reddito superiore a determinati limiti, l’importo dell’assegno può essere ridotto o addirittura annullato.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi, la pensione di garanzia è disciplinata dall’articolo 1, comma 207, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che ha introdotto il Fondo di garanzia per le pensioni dei lavoratori dipendenti. Questo fondo è alimentato da una quota dello 0,30% dei contributi previdenziali versati dai lavoratori dipendenti e dai datori di lavoro.

È importante sottolineare che la pensione di garanzia non è cumulabile con altre forme di sostegno economico, come ad esempio il reddito di cittadinanza o la pensione sociale. Inoltre, il richiedente deve essere residente in Italia e non deve essere titolare di altri redditi o patrimoni rilevanti.

Per presentare la domanda di pensione di garanzia, è necessario compilare l’apposito modulo disponibile sul sito dell’INPS o presso gli uffici territoriali dell’istituto. È importante fornire tutti i documenti richiesti, come ad esempio il codice fiscale, il documento di identità, il certificato di nascita e la documentazione relativa all’anzianità contributiva.

Una volta presentata la domanda, l’INPS provvederà a valutare la situazione del richiedente e a verificare il rispetto dei requisiti previsti dalla legge. In caso di accoglimento della domanda, l’assegno di pensione di garanzia verrà erogato mensilmente, a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda stessa.

In conclusione, la pensione di garanzia rappresenta un importante strumento di sostegno economico per coloro che non hanno maturato una sufficiente anzianità contributiva per accedere alla pensione di vecchiaia. Tuttavia, è fondamentale verificare attentamente i requisiti e presentare correttamente la domanda per poter beneficiare di questa misura.