Riduzione dell’assegno in caso di mutamento reddituale: come dimostrarlo

Riduzione dell’assegno in caso di mutamento reddituale: come dimostrarlo

Quando finisce l’obbligo dell’assegno di mantenimento per i figli? Questa è una domanda che spesso si pongono i genitori divorziati o separati. L’assegno di mantenimento è una somma di denaro che viene stabilita dal giudice e che uno dei genitori deve versare all’altro per contribuire alle spese dei figli comuni. Tuttavia, ci possono essere situazioni in cui il reddito di uno dei genitori subisce delle variazioni significative, rendendo necessaria una riduzione dell’assegno. In questo articolo vedremo come dimostrare tale mutamento reddituale e quali sono i riferimenti normativi da tenere in considerazione.

Innanzitutto, è importante sottolineare che l’obbligo dell’assegno di mantenimento per i figli cessa quando questi raggiungono la maggiore età o quando acquisiscono un’indipendenza economica. Tuttavia, ci sono casi in cui l’assegno può essere revocato anche prima di questi eventi, ad esempio se il figlio si sposa o se trova un lavoro stabile che gli permette di mantenersi autonomamente.

Ma cosa succede se uno dei genitori subisce una significativa variazione del proprio reddito? In questi casi, è possibile richiedere una riduzione dell’assegno di mantenimento. Tuttavia, è fondamentale dimostrare in maniera chiara e documentata tale mutamento reddituale.

Per farlo, è necessario raccogliere tutta la documentazione relativa al proprio reddito attuale e a quello precedente. Ad esempio, è possibile presentare le buste paga degli ultimi mesi o degli ultimi anni, i certificati di reddito, le dichiarazioni dei redditi e ogni altro documento che possa attestare la variazione del proprio reddito.

Inoltre, è importante tenere presente che la riduzione dell’assegno di mantenimento non può essere richiesta in maniera arbitraria. È necessario che la variazione del reddito sia significativa e non temporanea. Ad esempio, se uno dei genitori ha perso il lavoro ma ha già trovato un nuovo impiego con un reddito simile o superiore, potrebbe non essere possibile richiedere la riduzione dell’assegno.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi, bisogna fare riferimento all’articolo 337-bis del Codice Civile italiano. Questo articolo stabilisce che l’assegno di mantenimento può essere ridotto o revocato in caso di mutamento delle condizioni economiche dei genitori o dei figli. È quindi fondamentale dimostrare in maniera chiara e documentata tale mutamento per poter ottenere la riduzione dell’assegno.

È importante sottolineare che la richiesta di riduzione dell’assegno di mantenimento deve essere presentata al giudice competente. È quindi consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia per ottenere una consulenza adeguata e per essere guidati nel processo di richiesta di riduzione dell’assegno.

In conclusione, la riduzione dell’assegno di mantenimento in caso di mutamento reddituale è possibile, ma è necessario dimostrare in maniera chiara e documentata tale variazione. È importante raccogliere tutta la documentazione relativa al proprio reddito attuale e a quello precedente e fare riferimento all’articolo 337-bis del Codice Civile italiano. Rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia può essere di grande aiuto per ottenere una consulenza adeguata e per essere guidati nel processo di richiesta di riduzione dell’assegno.

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