Nel vasto mondo dell’immobiliare, ci si può imbattere in una varietà di proprietà che vanno ben oltre la classica distinzione tra abitazioni e locali commerciali. Ma quanti tipi di proprietà immobiliare esistono realmente? La risposta a questa domanda non è semplice, poiché la classificazione delle proprietà immobiliari può variare a seconda del contesto legale, fiscale e di utilizzo.
Innanzitutto, è importante sottolineare che la proprietà immobiliare può essere definita come il diritto di possedere, utilizzare e disporre di un bene immobile. Questo diritto può essere esercitato in modo esclusivo e assoluto, come nel caso della proprietà piena, o può essere limitato da vincoli di varia natura, come nel caso della proprietà superficiaria o della proprietà edilizia popolare.
La proprietà piena è la forma più comune di proprietà immobiliare. Essa conferisce al proprietario il pieno diritto di godimento del bene, che può quindi utilizzare, affittare, vendere o lasciare in eredità senza alcuna restrizione. La proprietà piena è regolata dal Codice Civile, che all’articolo 832 stabilisce che “il proprietario ha il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, nei limiti e con l’osservanza delle norme stabilite dall’ordinamento giuridico”.
Un altro tipo di proprietà immobiliare è la proprietà superficiaria, che si distingue dalla proprietà piena per il fatto che il diritto di proprietà è suddiviso tra due soggetti: il superficiario, che ha il diritto di costruire o di mantenere una costruzione sulla superficie di un terreno, e il proprietario del suolo, che mantiene la proprietà del terreno stesso. La proprietà superficiaria è disciplinata dagli articoli 952 e seguenti del Codice Civile.
La proprietà edilizia popolare, invece, è una forma di proprietà immobiliare caratterizzata da particolari vincoli di destinazione. Questo tipo di proprietà, infatti, è destinato a soddisfare il bisogno di alloggio delle famiglie a basso reddito e non può essere venduto o affittato a prezzi di mercato. La proprietà edilizia popolare è regolata dalla legge 27 luglio 1978, n. 392, che ha introdotto il cosiddetto “equo canone”.
Oltre a questi, esistono altri tipi di proprietà immobiliare, come la proprietà orizzontale, la proprietà per quote e la proprietà fiduciaria. La proprietà orizzontale, disciplinata dagli articoli 1129 e seguenti del Codice Civile, si verifica quando un edificio è diviso in più unità immobiliari appartenenti a diversi proprietari. La proprietà per quote, invece, si verifica quando un bene immobile è di proprietà di più soggetti, ciascuno dei quali detiene una quota del bene. Infine, la proprietà fiduciaria è una forma di proprietà in cui un soggetto, detto fiduciario, detiene la proprietà di un bene per conto di un altro soggetto, detto beneficiario.
A parere di chi scrive, è fondamentale conoscere i diversi tipi di proprietà immobiliare per poter operare con consapevolezza nel mondo dell’immobiliare. Ogni tipo di proprietà ha infatti caratteristiche specifiche che ne determinano il valore, le modalità di trasferimento e la tassazione.
Possiamo quindi dire che, sebbene la proprietà piena sia la forma più comune di proprietà immobiliare, esistono molte altre forme di proprietà che possono rispondere a esigenze specifiche. Ad esempio, la proprietà superficiaria può essere una soluzione interessante per chi desidera costruire su un terreno senza acquistarlo, mentre la proprietà edilizia popolare può rappresentare una risorsa preziosa per le famiglie a basso reddito.
In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista del settore per ottenere un consiglio personalizzato sulla scelta del tipo di proprietà immobiliare più adatto alle proprie esigenze. Ricordiamo altresì che la scelta del tipo di proprietà immobiliare può avere importanti conseguenze legali e fiscali, quindi è importante fare una scelta informata e consapevole.