Quanto costa fare l’IMU al Caf? Ecco quanto devi pagare a dicembre

Con l’arrivo della scadenza IMU, i Caf offrono assistenza per calcolo e pagamento: tariffe variabili da 0 a 20 euro, servizi personalizzati e supporto nella compilazione F24.

Con l’avvicinarsi della scadenza fissata per il 16 dicembre 2025 per il versamento del saldo dell’IMU, cresce l’interesse tra i contribuenti riguardo ai costi e ai servizi offerti dai Centri di Assistenza Fiscale (Caf) per il calcolo e la compilazione del modello F24. Il saldo rappresenta infatti la seconda tranche di pagamento dell’imposta municipale, che si basa sulle aliquote comunali aggiornate e che spesso presenta complessità nella determinazione dell’importo dovuto. Per evitare errori nel calcolo e nella compilazione, molti proprietari di immobili scelgono di rivolgersi ai Caf, ma quali sono le tariffe e i servizi effettivamente praticati nel 2025?

Il servizio IMU al Caf: costi e modalità di pagamento

Il versamento dell’IMU richiede la compilazione del modello F24, documento indispensabile per il pagamento tramite banca, ufficio postale o canali telematici come l’internet banking o i servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate. I Caf, in qualità di intermediari abilitati, offrono la possibilità di inviare telematicamente il modello F24, addebitando l’importo sul conto corrente del contribuente.

Il costo del servizio varia sensibilmente in base alla regione e alla politica tariffaria adottata dai singoli centri di assistenza fiscale. Non esiste infatti un listino nazionale ufficiale, e ciò comporta una forbice di prezzi che va dal gratuito fino a circa 10 euro per singola pratica. L’accesso gratuito è generalmente riservato ai tesserati o a clienti abituali, grazie alla tessera annuale che spesso include l’assistenza fiscale come parte dei servizi offerti. Per chi non possiede la tessera, il prezzo medio si attesta intorno ai 5 euro, un importo considerato accessibile per chi preferisce affidarsi a un professionista per evitare errori che potrebbero comportare sanzioni o aggiuntivi.

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Quando andare al Caf – Diritto.net

La peculiarità della seconda rata dell’IMU è legata alla necessità di calcolare l’imposta per l’intero anno con le aliquote aggiornate dal comune di riferimento, sottraendo poi l’acconto già versato a giugno. Questo procedimento può risultare complesso, soprattutto in presenza di variazioni di aliquote, modifiche catastali, cambi di proprietà o situazioni particolari come comodati d’uso o immobili ereditati.

Il Caf offre un supporto fondamentale per il calcolo preciso dell’imposta dovuta, la verifica della rendita catastale e l’applicazione delle detrazioni previste dalla normativa vigente. Il costo per il calcolo completo, compresa la stampa del modello F24, può salire fino a 20 euro in caso di pratiche più articolate, mentre per casi semplici si mantiene sui 5 euro.

I servizi offerti dai Caf in materia di IMU comprendono:

  • Il calcolo dell’IMU e la stampa del modello F24;
  • La compilazione della dichiarazione IMU, necessaria in caso di variazioni rilevanti;
  • L’assistenza nella presentazione di istanze di rimborso per pagamenti in eccesso o non dovuti.

Per usufruire del servizio di calcolo e pagamento dell’IMU è indispensabile presentarsi al Caf muniti della documentazione aggiornata e completa. I principali documenti richiesti sono:

  • Documento di identità valido;
  • Visure catastali aggiornate degli immobili interessati;
  • Atti di acquisto o vendita intervenuti nell’anno di riferimento;
  • Atto di successione, in caso di immobili ricevuti in eredità;
  • Contratto di comodato d’uso gratuito, se applicabile;
  • Documentazione comprovante eventuali esenzioni o detrazioni spettanti.

La presenza di tutta la documentazione permette agli operatori di effettuare un calcolo preciso evitando errori che potrebbero portare a pagamenti errati o a successive contestazioni.

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