Quando si parla di affidamento esclusivo dei figli in caso di separazione o divorzio dei genitori, si fa riferimento ad una decisione che viene presa dal giudice per tutelare il benessere dei minori coinvolti. Tuttavia, ci possono essere situazioni in cui questa decisione viene revocata più volte, creando una sorta di “recidiva” nell’affidamento esclusivo.
La recidiva nell’affidamento esclusivo del genitore può avvenire per diversi motivi. Uno dei principali è rappresentato da un cambiamento delle circostanze che hanno portato alla decisione iniziale. Ad esempio, se il genitore affidatario non è più in grado di garantire adeguatamente il benessere dei figli o se si verificano situazioni di pericolo per i minori, il giudice può decidere di revocare l’affidamento esclusivo.
Un altro motivo che può portare alla revoca dell’affidamento esclusivo è rappresentato dal comportamento del genitore affidatario. Se questo genitore non rispetta gli obblighi previsti dalla legge o se si verifica un deterioramento dei rapporti tra il genitore affidatario e i figli, il giudice può decidere di revocare l’affidamento esclusivo.
È importante sottolineare che la revoca dell’affidamento esclusivo non è una decisione che viene presa alla leggera. Il giudice deve valutare attentamente tutte le circostanze e prendere in considerazione il principio del “superiore interesse del minore”. Questo principio, sancito dall’articolo 155 del Codice Civile, stabilisce che tutte le decisioni riguardanti i minori devono essere prese tenendo conto del loro benessere e della loro crescita armoniosa.
La revoca dell’affidamento esclusivo può avvenire anche in seguito ad una richiesta del genitore non affidatario. Se questo genitore dimostra di essere in grado di garantire adeguatamente il benessere dei figli e se riesce a dimostrare che la situazione è cambiata rispetto al momento della decisione iniziale, il giudice può decidere di revocare l’affidamento esclusivo.
È importante sottolineare che la revoca dell’affidamento esclusivo non significa necessariamente che i genitori tornino ad avere la responsabilità condivisa dei figli. In alcuni casi, il giudice può decidere di assegnare l’affidamento condiviso, in modo da garantire una presenza equilibrata di entrambi i genitori nella vita dei minori.
Per quanto riguarda i riferimenti normativi, è possibile fare riferimento all’articolo 155 del Codice Civile, che disciplina il principio del “superiore interesse del minore” e all’articolo 337-bis del Codice Civile, che regola l’affidamento esclusivo dei figli in caso di separazione o divorzio dei genitori.
In conclusione, la revoca dell’affidamento esclusivo può avvenire più volte in seguito a cambiamenti delle circostanze o a comportamenti inadeguati del genitore affidatario. Tuttavia, ogni decisione deve essere presa tenendo conto del benessere dei minori e del principio del “superiore interesse del minore”.