Affidamento esclusivo: i 3 requisiti fondamentali per ottenerlo

Affidamento esclusivo: i 3 requisiti fondamentali per ottenerlo

L’affidamento esclusivo di un minore è una decisione che viene presa dal giudice in casi particolari, quando si ritiene che sia nell’interesse del bambino vivere con uno solo dei genitori. Questa forma di affidamento comporta che il minore viva stabilmente con uno dei genitori, mentre l’altro genitore ha diritto a un regolare e significativo contatto con il figlio. Ma quali sono i requisiti fondamentali per ottenere l’affidamento esclusivo?

Il primo requisito fondamentale per ottenere l’affidamento esclusivo di un minore è la dimostrazione di una situazione di pericolo per il bambino. Secondo l’articolo 337-bis del Codice Civile, il giudice può decidere di affidare esclusivamente il minore a uno dei genitori quando ritiene che la convivenza con l’altro genitore possa arrecare un pregiudizio grave al suo sviluppo psicofisico o morale. Questo significa che il genitore che richiede l’affidamento esclusivo deve essere in grado di dimostrare che la presenza dell’altro genitore mette a rischio la sicurezza e il benessere del bambino.

Il secondo requisito fondamentale per ottenere l’affidamento esclusivo è la capacità di garantire al minore un ambiente stabile e sicuro. Il genitore che richiede l’affidamento esclusivo deve dimostrare di essere in grado di fornire al bambino un ambiente familiare adeguato, con una casa stabile, un’adeguata cura e attenzione, e tutte le risorse necessarie per il suo sviluppo. Inoltre, il genitore deve dimostrare di essere in grado di garantire al minore una routine stabile, con orari regolari per il sonno, l’alimentazione e le attività quotidiane.

Il terzo requisito fondamentale per ottenere l’affidamento esclusivo è la capacità di favorire il rapporto del minore con l’altro genitore. Nonostante l’affidamento esclusivo, il genitore che ottiene la custodia deve essere in grado di favorire il rapporto del bambino con l’altro genitore, consentendo incontri regolari e significativi tra il minore e l’altro genitore. Questo è fondamentale per garantire al bambino una relazione sana e stabile con entrambi i genitori, nonostante la separazione.

È importante sottolineare che l’affidamento esclusivo non è una decisione che viene presa a cuor leggero. Il giudice valuta attentamente tutte le prove e le testimonianze presentate dai genitori, al fine di prendere la decisione che sia nell’interesse superiore del minore. Inoltre, il giudice può anche ascoltare il parere del minore stesso, se ritiene che sia in grado di esprimere una volontà consapevole.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi, l’affidamento esclusivo è disciplinato principalmente dall’articolo 337-bis del Codice Civile italiano. Questo articolo stabilisce i criteri che il giudice deve seguire per decidere se affidare esclusivamente il minore a uno dei genitori. Inoltre, il Codice Civile prevede anche che il giudice possa stabilire delle misure di protezione per il minore, come ad esempio la presenza di un tutore o di un assistente sociale.

In conclusione, ottenere l’affidamento esclusivo di un minore richiede la dimostrazione di una situazione di pericolo per il bambino, la capacità di garantire un ambiente stabile e sicuro e la capacità di favorire il rapporto del minore con l’altro genitore. Questa decisione viene presa dal giudice, che valuta attentamente tutte le prove e le testimonianze presentate dai genitori, al fine di prendere la decisione che sia nell’interesse superiore del minore.