Scuola, pioggia di soldi per le famiglie: il Bonus segreto da 1.500 euro che molti stanno ignorando

Questo scenario evidenzia come il bonus da 1.500 euro, pur non coprendo interamente le spese, rappresenti un aiuto significativo per molte famiglie.

In un momento in cui le famiglie italiane affrontano crescenti sfide economiche, si fa strada un nuovo sostegno destinato a chi sceglie di iscrivere i propri figli alle scuole paritarie. Tra gli emendamenti approvati nella Legge di Bilancio 2026 emerge un voucher fino a 1.500 euro per ogni studente, destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a 30.000 euro.

Questa misura si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso l’istruzione non statale, offrendo un contributo economico importante e cumulabile con altri incentivi locali, che può arrivare a coprire fino a 5.000 euro per ogni figlio.

Voucher per le scuole paritarie: a chi spetta e come funziona

Il contributo, promosso da diverse forze politiche tra cui Fratelli d’Italia e Noi Moderati, rappresenta un aiuto concreto per le famiglie con reddito medio-basso che scelgono di iscrivere i propri figli a una scuola privata di primo o secondo grado. La proposta prevede un stanziamento di almeno 20 milioni di euro, finanziati tramite la riduzione del fondo per interventi strutturali di politica economica, secondo quanto indicato dagli emendamenti presentati.

Questo voucher per scuole paritarie si rivolge principalmente a nuclei familiari con ISEE fino a 30.000 euro e consente di ricevere un contributo per ciascun figlio iscritto a questi istituti. Va sottolineato che la misura è cumulabile con i sostegni regionali o comunali già esistenti, ampliando così la platea di beneficiari e la somma massima di aiuti economici disponibili.

Aspetti costituzionali e critiche politiche

Non mancano però le controversie legate all’introduzione di questo bonus. Alcuni esponenti politici ritengono che il voucher possa infrangere i principi sanciti dall’articolo 33 della Costituzione, che tutela la libertà di insegnamento e garantisce pari trattamento tra scuole statali e paritarie. Secondo questi critici, il rischio è che il contributo possa generare disparità o compromettere il principio di equità nell’istruzione pubblica.

nuovo bonus per le famiglie
Cosa devi sapere – diritto.net

Tuttavia, la proposta mira a sostenere la libertà educativa e a facilitare l’accesso alle scuole paritarie, che spesso rappresentano un’alternativa importante per molte famiglie e per la qualità dell’offerta formativa.

Quanto costa iscrivere un figlio a una scuola paritaria in Italia

Per comprendere l’importanza del voucher, è utile analizzare i costi medi della scuola privata in Italia. Le rette variano significativamente in base all’istituto e alla località, ma in generale l’impegno economico per le famiglie è consistente.

L’iscrizione comporta una tassa di ammissione non rimborsabile che oscilla tra i 150 e i 250 euro, seguita da una tassa di registrazione che può arrivare fino a 3.000 euro nel primo anno. Le rette annuali per la scuola dell’infanzia si collocano tra i 3.000 e gli 8.000 euro, mentre gli istituti bilingue o internazionali possono richiedere fino a 15.000 euro l’anno.

Per la scuola primaria e la secondaria di primo grado, i costi rimangono simili, con rette che variano da 3.000 a 8.000 euro annui, ma nelle scuole internazionali possono superare i 20.000 euro. Le scuole superiori private italiane richiedono mediamente un investimento tra i 4.000 e i 10.000 euro annuali, mentre le più prestigiose scuole internazionali possono arrivare a richiedere oltre 40.000 euro all’anno.

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