pensione con sistema contributivo puro 2023: calcolo dell’assegno e proiezione dell’importo
Il sistema contributivo rappresenta una delle principali modalità di calcolo dell’assegno pensionistico in Italia. A partire dal 2023, il sistema contributivo puro entrerà in vigore, portando importanti cambiamenti nella determinazione dell’importo della pensione. In questo articolo, analizzeremo come viene calcolato l’assegno pensionistico con il sistema contributivo puro e proietteremo l’importo che potrebbe essere percepito dai futuri pensionati.
Il sistema contributivo si basa sul principio della capitalizzazione individuale, in cui ogni lavoratore accumula un proprio fondo pensione in base ai contributi versati durante la propria carriera lavorativa. A differenza del sistema retributivo, in cui l’assegno pensionistico è calcolato in base all’ultima retribuzione percepita e alla durata del servizio, nel sistema contributivo l’importo della pensione dipende esclusivamente dal montante accumulato nel proprio fondo pensione.
Con l’entrata in vigore del sistema contributivo puro nel 2023, verranno introdotte importanti novità nella determinazione dell’assegno pensionistico. Innanzitutto, verrà eliminato il sistema di calcolo misto, che prevedeva una combinazione tra sistema retributivo e contributivo. Questo significa che l’importo della pensione sarà calcolato esclusivamente in base ai contributi versati e agli interessi maturati sul proprio fondo pensione.
Per calcolare l’assegno pensionistico con il sistema contributivo puro, sarà necessario considerare diversi fattori. Innanzitutto, verrà presa in considerazione la contribuzione effettuata durante la carriera lavorativa. Maggiore sarà il numero di contributi versati, maggiore sarà l’importo della pensione. Sarà inoltre considerata la durata del periodo contributivo, ovvero il numero di anni in cui sono stati versati i contributi. Anche in questo caso, maggiore sarà la durata del periodo contributivo, maggiore sarà l’assegno pensionistico.
Un altro elemento da considerare nel calcolo dell’assegno pensionistico con il sistema contributivo puro è l’aliquota di conversione. L’aliquota di conversione rappresenta il rapporto tra il montante accumulato nel fondo pensione e l’importo dell’assegno pensionistico. Questa aliquota può variare a seconda dell’età del pensionato al momento del pensionamento. Ad esempio, per i lavoratori che andranno in pensione a 67 anni, l’aliquota di conversione sarà del 100%, mentre per coloro che andranno in pensione prima dei 67 anni, l’aliquota di conversione sarà inferiore.
Per proiettare l’importo dell’assegno pensionistico con il sistema contributivo puro, è possibile fare riferimento alle tabelle di conversione fornite dall’INPS. Queste tabelle forniscono una stima dell’importo dell’assegno pensionistico in base al montante accumulato nel proprio fondo pensione e alla durata del periodo contributivo. È importante sottolineare che queste tabelle sono indicative e che l’importo effettivo dell’assegno pensionistico potrebbe variare a seconda di diversi fattori, come l’andamento dei mercati finanziari e l’aspettativa di vita.
In conclusione, con l’entrata in vigore del sistema contributivo puro nel 2023, l’importo dell’assegno pensionistico sarà calcolato esclusivamente in base ai contributi versati e agli interessi maturati sul proprio fondo pensione. Sarà necessario considerare diversi fattori, come la contribuzione effettuata, la durata del periodo contributivo e l’aliquota di conversione, per determinare l’importo della pensione. È possibile fare riferimento alle tabelle di conversione fornite dall’INPS per proiettare l’importo dell’assegno pensionistico, ma è importante tenere presente che queste sono solo stime indicative.