La pensione è un diritto che spetta a tutti i lavoratori che hanno contribuito al sistema previdenziale durante la loro carriera lavorativa. Tuttavia, quando un lavoratore decede, sorge il dubbio su cosa accada alla sua pensione. In questo articolo, esamineremo la questione e chiariremo se spetta la pensione nel mese del decesso.
La normativa previdenziale italiana prevede che la pensione spetti fino al giorno precedente la data di morte del pensionato. Ciò significa che se una persona muore nel corso di un mese, la pensione sarà corrisposta fino al giorno prima del decesso. Questo principio è stabilito dall’articolo 34 del Decreto del Presidente della Repubblica nr. 180 del 1950.
E’ importante sottolineare che la pensione non spetta poi però automaticamente agli eredi del defunto. La pensione è infatti un diritto personale e non può essere trasferita a terzi. Pertanto, nel caso di decesso del pensionato, la pensione cessa di essere corrisposta.
Ciò non significa che gli eredi non abbiano diritto a ricevere alcun tipo di sostegno economico. Infatti, nel caso in cui il pensionato abbia versato contributi per un periodo di almeno cinque anni, gli eredi potranno richiedere il cosiddetto ‘assegno di reversibilità‘. Questo assegno, disciplinato dall’articolo 38 del Decreto del Presidente della Repubblica nr. 180 del 1950, consiste in una quota della pensione del defunto che viene corrisposta ai suoi familiari.
L’assegno di reversibilità viene corrisposto al coniuge superstite, ai figli minori o inabili, ai genitori o ai fratelli e sorelle del defunto che si trovino in stato di bisogno. L’importo dell’assegno dipende dalla pensione che il defunto percepiva e viene calcolato in base a specifiche percentuali stabilite dalla legge.
L’assegno di reversibilità non è però automatico, ma deve essere richiesto dagli interessati. La richiesta deve essere presentata all’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, entro un anno dalla data di morte del pensionato. In caso di mancata presentazione della richiesta entro il termine previsto, gli eredi perderanno il diritto all’assegno di reversibilità.
La pensione cessa quindi di essere corrisposta nel mese del decesso del pensionato. Tuttavia, gli eredi potranno richiedere l’assegno di reversibilità, che consiste in una quota della pensione del defunto. È importante presentare la richiesta entro un anno dalla data di morte del pensionato per non perdere il diritto all’assegno.
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