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Amnesty, Cuba: Restrizioni alla libertà di espressione hanno generato clima di paura

RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SU CUBA: LE RESTRIZIONI ALLA LIBERTA’D’ESPRESSIONE HANNO GENERATO UN CLIMA DI PAURA In un rapporto pubblicato oggi, dal titolo ‘Restrizioni alla liberta’ diespressione a Cuba’, Amnesty International ha dichiarato che il sistema direpressione legale in vigore nell’isola caraibica ha generato un clima dipaura tra giornalisti, dissidenti e attivisti, sottoposti al rischio … Leggi tutto

60° Aniversario diritti umani, Amnesty: Agire, non solo celebrare

COMUNICATO STAMPA

60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, LA
SEGRETARIA GENERALE DI AMNESTY INTERNATIONAL: ‘OCCORRE AGIRE, NON
LIMITARSI A CELEBRARE’

Amnesty International ha chiesto oggi ai governi di fare del 60°
anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani
(Dichiarazione) un momento di azione e non di mera celebrazione.

‘Le insensate uccisioni a Mumbai, le migliaia di persone in fuga dal
conflitto nella Repubblica Democratica del Congo, le ulteriori centinaia
di migliaia intrappolate in condizioni terribili nel Darfur, a Gaza e nel
nord dello Sri Lanka e infine una recessione economica globale che
potrebbe spingere altri milioni nella poverta’, creano una pressante
piattaforma d’azione sui diritti umani’ – ha dichiarato Irene Khan,
Segretaria generale di Amnesty International.

Di fronte a questo scenario, il 60° anniversario della Dichiarazione cade
in un momento in cui il mondo affronta sfide molteplici.

Denunciando gli attacchi terroristici di Mumbai, Amnesty International ha
messo in guardia i governi dal fare marcia indietro sui diritti umani in
nome della sicurezza: ‘I governi hanno il dovere di proteggere dal
terrorismo, ma il carcere a tempo indeterminato senza accusa ne’ processo,
la giustificazione e la pratica della tortura e l’erosione del primato
della legge non rendono il mondo un luogo piu’ sicuro’ – ha ammonito Irene
Khan.

Constatando l’impatto sui paesi poveri dell’attuale crisi economica, che
rischia di gettare altri milioni di persone nella poverta’, Amnesty
International ha chiesto ai governi di proteggere i diritti economici e
sociali con pari vigore rispetto ai diritti civili e politici.

‘Il pregio della Dichiarazione e’ costituito dall’universalita’ e
dall’indivisibilita’. I diritti umani sono universali: ogni persona nasce
libera ed eguale in dignita’ e diritti. I diritti umani sono indivisibili:
tutti i diritti, economici, sociali, civili, politici e culturali, sono
parimenti importanti, senza alcuna gerarchia’ – ha proseguito Irene Khan.
‘Nonostante i progressi degli ultimi decenni in molte aree, l’ingiustizia,
la disuguaglianza e l’impunita’ persistono in troppe zone del mondo. Il
vero problema e’ che i governi fanno promesse e adottano leggi ma mancano
di darvi seguito.’

‘E’ arrivato il momento che i governi riparino a sei decenni di fallimenti
nel campo dei diritti umani e diano seguito alle loro promesse.’ – ha
concluso Irene Khan.

Ulteriori informazioni

I passi avanti nel campo dei diritti umani conseguiti negli scorsi sei
decenni comprendono:

– l’adozione di trattati internazionali e di legislazioni nazionali;
– il riconoscimento dei diritti delle donne e dei bambini;
– la creazione del Tribunale penale internazionale e i procedimenti per
crimini di guerra e contro l’umanita’ da parte dei tribunali
internazionali e, in alcuni casi, di quelli nazionali;
– l’istituzione dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani
delle Nazioni Unite e, in alcuni paesi, di commissioni nazionali sui
diritti umani;
– la fine dell’uso della pena di morte in oltre due terzi del pianeta;
– i progressi nel controllo delle armi;
– un forte appoggio della societa’ civile ai diritti umani, come
attraverso la rete mondiale dei difensori dei diritti umani e delle
organizzazioni per i diritti umani.

I fallimenti comprendono:

– le massicce violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario nei
conflitti armati;
– l’aumento degli attacchi dei gruppi armati e dei gruppi terroristici
contro i civili;
– la violenza contro le donne e i bambini, compreso il reclutamento dei
bambini e delle bambine soldato;
– la negazione dei diritti economici e sociali a milioni di persone che
vivono in poverta’;
– la corruzione e l’iniquita’ dei sistemi giudiziari di molti paesi;
– l’uso della tortura e di altre forme di maltrattamento;
– la negazione dei diritti dei rifugiati e dei migranti;
– gli attacchi agli attivisti, ai giornalisti e ai difensori dei diritti
umani;
– la soppressione del dissenso in molti paesi;
– la discriminazione sulla base della razza, della religione, del genere e
dell’identita’.

Roma, 9 dicembre 2008

 

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia – Ufficio stampa
Tel. 06 4490224  – cell.348-6974361, e-mail [email protected]

Anniversario della Dichiarazione Onu sui diritti umani: le iniziative di Amnesty

La Dichiarazione venne proclamata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Per la prima volta nella storia dell’umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo, senza distinzioni. Per la prima volta veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo. Eppure la Dichiarazione è ancora disattesa, perché ancora troppo sconosciuta. Tra gli scopi di Amnesty International, c’è quello di renderne noti la storia e i contenuti.

In occasione del 10 dicembre, 58mo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani , la Sezione Italiana di Amnesty International organizza una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e mobilitarla in favore di vittime di violazioni dei diritti umani.