Punita col carcere la diffusione su internet di un cellulare privato
Cassazione: quattro mesi di reclusione per aver divulgato su una chat line pubblica un numero di cellulare di un privato cittadino; la norma che vieta il “trattamento” di dati personali si applica a “chiunque”, dunque anche i soggetti privati sono tenuti al rispetto delle regole di riservatezza. L’articolo e il testo della sentenza su ilsole24ore.com