Franco Abruzzo: “Non esiste la libertà  di scrivere tutto

Inchiesta di Potenza e “caso Sircana”. Il Garante della privacy blocca la diffusione di notizie che offendano la dignità umana e che riguardino la sfera sessuale e la vita privata delle persone. Chi viola questo diktat rischia
il carcere (da 3 mesi a due anni)

Comunicato

 "Non esiste  – ha dichiarato Franco Abruzzo – la libertà di scrivere tutto quello che figura nelle carte processuali. La tutela della dignità della persona prevale sul diritto di cronaca e di critica. La dignità della persona è il cuore della nostra Costituzione. Alcuni giornalisti devono capire che la normativa sulla privacy realizza l’articolo 2 della Costituzione  e che le nostre leggi accordano una protezione totale ai soggetti deboli. L’articolo 21 va letto tutto, anche il sesto comma, che pone il limite del buon costume all’esercizio del diritto di informazione. Il buon costume, ha spiegato la Corte costituzionale con la sentenza 293/2000, è nient’altro che il rispetto della dignità della persona. Su questa linea è attestato da sempre il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. In queste ore diversi parlamentari di destra, per di più giornalisti, hanno attaccato l’Ordine. Farebbero bene, invece, a frequentare un corso di diritto costituzionale o di diritto dell’informazione".