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Quello che alcuni temevano arrivasse, altri invece auspicavano, è in questo momento stato aperto: è il fascicolo che imputa di omicidio volontario aggravato 14 persone a cominciare da Beppino Englaro, il papà di Eluana.
Dovrebbe essere già iniziata la riduzione dell’alimentazione e dell’idratazione di Eluana. La procedura potrebbe essere ancora bloccata. Il Consiglio dei ministri sta valutando la possibilità di un provvedimento ad hoc. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato però una lettera all’esecutivo spiegando le motivazioni per cui ritiene ancora non attuabile la strada del decreto legge sulla vicenda.
Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso di Beppino Englaro e ha annullato il provvedimento della Regione Lombardia.
Ancora in primo piano il caso Englaro, dopo l’apertura del Piemonte ad accogliere la ragazza in una struttura pubblica della Regione dove, se richiesto, attuare la sentenza che autorizza la sospensione dei trattamenti. La presidente Mercedes Bresso risponde all’invito all’obiezione rivolto dal cardinale ai medici.
Maurizio Sacconi indagato dalla Procura di Roma per il caso di Eluana Englaro. La decisione, spiegano i magistrati, è un «atto dovuto» dopo la denuncia presentata dai Radicali.
La Corte europea per i diritti dell’uomo ha respinto, giudicandolo «irricevibile», il ricorso presentato da diverse associazione contro la sentenza della Corte d’appello di Milano sul caso di Eluana Englaro.
Qualsiasi struttura, sia pubblica sia privata, che si offrisse di interrompere idratazione e nutrizione alla donna che da quasi 17 anni vive in stato vegetativo commetterebbe un’azione illegale. E’ quanto si legge nell’atto di indirizzo inviato dal ministero del Welfare alle Regioni. La curatrice della Englaro: ”Sentenza va eseguita”
Il caso di Eluana Englaro approda alla Corte europea dei diritti dell’uomo attraverso un ricorso presentato da 34 associazioni italiane. Ma in Cassazione è stato fatto notare che il ricorso non può bloccare gli effetti della sentenza che ha fato il via libera al distacco del sondino che tiene in vita la donna.