Mantenere rapporti con la famiglia d’origine: consigli per un legame duraturo
Il minore ha il diritto di mantenere rapporti con la famiglia d’origine, ricavandone supporto emotivo e affettivo durante la crescita…
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Il minore ha il diritto di mantenere rapporti con la famiglia d’origine, ricavandone supporto emotivo e affettivo durante la crescita…
È iniziata in Commissione giustizia del Senato la discussione sul disegno di legge n. 957 che mira a modificare le norme sull’affidamento condiviso dei figli nei giudizi di separazione e divorzio. L‘articolo su lastampa.it
Nell”assegnazione della casa coniugale, il giudice deve guardare prima all’interesse dei figli a restare nell’habitat domestico e solo dopo a tutelare il patrimonio familiare. L’attribuzione non può prescindere dall’affidamento dei figli anche se la casa è di proprietà esclusiva di uno dei coniugi. L’articolo su lastamap.it
I genitori possono dare al figlio anche il cognome materno, conformemente ai principi sanciti dall’Unione Europea. Lo ha stabilito la Prima Sezione Civiledella Corte di Cassazione.
Ai figli il cognome di entrambi i genitori, liberi di deciderne l’ordine all’atto del matrimonio. Cancellata la distinzione fra figli naturali e legittimi. La proposta alle Camere entro gennaio.
Approvato dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge "Delega al Governo per la revisione della normativa in materia di filiazione". Tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico.
Nessuna differenza di trattamento tra figli naturali e legittimi. Lo stabilisce in maniera definitiva il disegno di legge recante modifiche in materia di filiazione approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Violazione degli obblighi di assistenza familiare per il padre che non contribuisce. Regalare ai figli costosi beni voluttuari non è sufficiente a salvare i padri che non corrispondono il mantenimento. Lo ha stabilito la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione.
Punire duramente la propria figlia ribelle non è reato se le violenze non sono abituali e se le misure sono adottate per il suo bene. Lo ha stabilito la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione.