Dopo quanto tempo posso buttare lo scontrino del negozio?

L'approvazione del rendiconto condominiale in assemblea

Quando si effettua un acquisto in un negozio, è prassi comune ricevere uno scontrino. Questo piccolo pezzo di carta, spesso trascurato, ha un’importanza fondamentale. Non solo rappresenta la prova dell’acquisto effettuato, ma è anche un documento fiscale che attesta la regolarità dell’operazione commerciale. Ma dopo quanto tempo possiamo liberarcene? Quando è sicuro buttare lo scontrino … Leggi tutto

Scontrino fiscale: Non è obbligatorio per il consumatore

Roma, 23 Marzo 2007.

Non c’e’ obbligo per il cittadino di conservare lo scontrino fiscale da mostrare agli ispettori. Possiamo, insomma, uscire tranquillamente dal ristorante senza beccarci una multa.

Ancora oggi numerosi consumatori ci chiedono notizie in merito. L’obbligo era stato previsto dal Decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, art.11, che recitava "Al destinatario dello scontrino fiscale e della ricevuta fiscale che, a richiesta degli organi accertatori, nel luogo della prestazione o nelle sue adiacenze, non esibisce il documento o lo esibisce con indicazione di un corrispettivo inferiore a quello reale si applica la sanzione
amministrativa da lire centomila a lire due milioni.".

La legge 24 novembre 2003, n. 326, art. 33, aboliva tale disposizione, prescrivendo che  "…e’
abrogato l’articolo 11, comma 6, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471."

Per evadere questo obbligo la fantasia italiana si e’ sbizzarrita.
Ci riferivano che a Napoli, nei ristoranti particolarmente cari, era stato ingaggiato un "accompagnatore fiscale", una persona, cioe’, che, sempre con le medesima ricevuta, scortava all’uscita i clienti fino alla loro
automobile; in caso di controlli la ricevuta veniva prontamente esibita. In un momento di resipiscenza il Parlamento ha abolito questa norma che imponeva al consumatore di diventare controllore dell’operato altrui.

Ovvio che consigliamo a tutti di farsi rilasciare fatture, ricevute e scontrini.
Ci sembra un atto civico.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc