Treni, così le Regioni cambiano la multa in treno

Non aspettatevi di pagare solo 25 euro di multa se salite sul treno senza biglietto perché c’era coda alla biglietteria, le Regioni cambiano la multa in treno. Allo stesso tempo non dovete pensare di essere particolarmente sfortunati se la vostra azione vi costa anche 4 volte di più. Sui treni regionali di Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Campania, le cose funzionano diversamente. I governi regionali infatti hanno deciso, o stanno per decidere, di non applicare sulle loro linee la maxi-sanzione di 25 euro introdotta da Trenitalia il 1 ottobre.

Le motivazioni sono politiche, pedagogiche ed ecologiche: non vogliono imposizioni dall’alto, temono che una multa così alta scoraggi l’uso dei mezzi pubblici e sostengono che non si possa trattare allo stesso modo chi viaggia su una linea regionale o internazionale. Inoltre molte stazioni non hanno la biglietteria.

Le regioni hanno quindi deciso di applicare propri sistemi sanzionatori differenziati. Ad esempio in Toscana la multa varia da 2 a 5 euro se ci si rivolge al capotreno per fare il biglietto, è di 40 euro per i “furbi” pizzicati senza biglietto. Anche Emilia Romagna, Lazio, Campania e Veneto stanno prevedendo propri provvedimenti per sanzionare in modo calibrato a seconda delle situazioni.

Anche la Lombardia contesta la multa unica di Trenitalia, visto che il 40% delle stazioni non ha la biglietteria. I pendolari appoggiano le regioni, contestano inoltre la provvigione intascata dal controllore con ogni multa.

Dalla Toscana alla Campania, modificata la sanzione di 25 euro. “Non si può multare allo stesso modo chi viaggia su un regionale o un Eurostar”.