Lo istituisce un protocollo firmato alla presenza del ministro dell’Interno Maroni: «Difenderemo i commercialisti e gli avvocati che portano a termine incarichi ricevuti dai giudici»
«L’affermazione dei principi di legalità passa anche attraverso la quotidianità chi svolge un’attività professionale». E’ la premessa con la quale il ministro dell’Interno Roberto Maroni, accompagnato dal sottosegretario Mantovano e dal capo della Polizia Manganelli ha aperto l’incontro presso la sede dell’ordine dei Commercialisti a Roma, per la firma del protocollo che istituisce un Osservatorio per la tutela delle libere professioni.
«Qualche mese fa – ha detto il ministro dell’Interno – ci è arrivata una richiesta di discutere sulla sicurezza dei liberi professionisti che svolgono attività su incarico della magistratura», un’attività portata avanti «senza la protezione» di chi ed esempio svolge un’attività istituzionale.
Questo protocollo, La firma del protocollo per la tutela delle libere professioni«nuovo nel suo genere», vuole «garantire a coloro che svolgono un’attività professionale di farlo in piena sicurezza. Siamo in una fase nuova – ha continuato il ministro – coerente con il modello di sicurezza partecipata che viene aperto a tutti coloro che n qualche modo ne sono coinvolti. Oggi facciamo partecipi anche il mondo delle professioni che può e deve svolgere un ruolo da protagonista».
«Si tratta – ha spiegato il responsabile del Viminale – di gestire una situazione di “normalità”, in cui è difficile identificare i rischi», ed in cui il «monitoraggio è fondamentale per capire le dinamiche». Ed è proprio questo quello che farà l’Osservatorio nascente: monitorare gli episodi di intimidazione registrati a danno di professionisti destinatari di incarichi conferiti dall’Autorità giudiziaria. L’organismo, diretto dal capo della Criminalpol prefetto Cirillo, si riunirà almeno una volta la mese.
Per il sottosegretario Mantovano l’intesa «valorizza il profilo pubblicistico delle professioni coinvolte, e gli avvocati e i commercialisti – ha sottolineato – sono particolarmente esposti alle ritorsioni della criminalità.
Il capo della polizia Manganelli ha voluto testimoniare la «soddisfazione con cui la forze dell’Ordine hanno accolto la proposta formulata dai consigli nazionali degli ordini professionali. Questo partenariato – ha detto – è assolutamente coerente con la linea che stiamo portando avanti in questo momento storico: mettere insieme tute le forze in un progetto di sicurezza dedicata, una “species” della sicurezza partecipata».
Durante l’incontro sono state inaugurate, presso la sede dell’Ordine, due nuove sale dedicate alla memoria di Costanzo Iorio e Liberato Passarelli due commercialisti assassinati nel 2009 e nel 2008 nello svolgimento delle loro funzioni di curatori fallimentari. «Non sono rari – ha ricordato Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio dei commercialisti e degli esperti contabili – i casi di aggressione ai danni di professionisti che svolgono un incarico per conto dei magistrati».
Il protocollo è stato siglato dal capo della Polizia, il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili Claudio Siciliotti e il presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa.
Comunicato 8/4/2010 del ministero dell’interno