Quando avviene la revisione periodica dell’assegno?
L’assegno di mantenimento irrinunciabile dai figli è un tema di grande importanza nel diritto di famiglia. Spesso, dopo la separazione o il divorzio dei genitori, uno dei coniugi viene tenuto a versare un assegno di mantenimento per i figli minori o maggiorenni non autosufficienti. Ma quando avviene la revisione periodica di tale assegno?
La revisione periodica dell’assegno di mantenimento è prevista dalla legge italiana, al fine di garantire che l’importo dell’assegno sia adeguato alle effettive esigenze dei figli e alle possibilità economiche del genitore obbligato. La normativa di riferimento è l’articolo 337-ter del Codice Civile.
Secondo quanto stabilito dalla legge, la revisione periodica dell’assegno può essere richiesta da entrambi i genitori o da uno di essi, qualora si verifichino delle modifiche sostanziali delle condizioni economiche o delle esigenze dei figli. Ad esempio, se il genitore obbligato perde il lavoro o subisce una riduzione significativa del proprio reddito, potrà richiedere la revisione dell’assegno al fine di adeguarlo alle nuove condizioni economiche.
La richiesta di revisione dell’assegno di mantenimento deve essere presentata al giudice competente, che valuterà la situazione e deciderà se accogliere o respingere la richiesta. È importante sottolineare che la richiesta di revisione può essere presentata in qualsiasi momento, non è necessario attendere un determinato periodo di tempo dalla separazione o dal divorzio.
Una volta presentata la richiesta di revisione, il giudice convocherà le parti per un’udienza, durante la quale verranno valutate le nuove condizioni economiche e le esigenze dei figli. Il giudice potrà anche richiedere documentazione aggiuntiva, come ad esempio la dichiarazione dei redditi o altri documenti che possano attestare la situazione economica del genitore obbligato.
Dopo aver valutato tutte le prove e le argomentazioni delle parti, il giudice emetterà una sentenza che stabilirà l’importo dell’assegno di mantenimento rivisto. È importante sottolineare che la revisione dell’assegno può comportare sia un aumento che una diminuzione dell’importo precedentemente stabilito, a seconda delle nuove condizioni economiche e delle esigenze dei figli.
È fondamentale ricordare che la revisione periodica dell’assegno di mantenimento può essere richiesta anche in caso di cambiamenti delle esigenze dei figli. Ad esempio, se uno dei figli raggiunge la maggiore età o inizia a lavorare, potrebbe essere necessario ridurre l’importo dell’assegno o addirittura interromperlo.
In conclusione, la revisione periodica dell’assegno di mantenimento irrinunciabile dai figli è un diritto previsto dalla legge italiana. È possibile richiedere la revisione in qualsiasi momento, qualora si verifichino modifiche sostanziali delle condizioni economiche o delle esigenze dei figli. Il giudice valuterà la situazione e deciderà se accogliere o respingere la richiesta, emettendo una sentenza che stabilirà l’importo dell’assegno rivisto. È importante consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per ottenere tutte le informazioni necessarie e per essere adeguatamente assistiti durante il procedimento di revisione dell’assegno di mantenimento.