Canone RAI, quando si paga e chi può farselo restituire?

Con ogni probabilità si tratta dell’imposta meno compresa e meno accettata dagli italiani, vediamo quindi il canone Rai quando si paga e chi può farselo restituire in base alla normativa vigente che, incredibilmente, prevede anche questa possibilità.

Anzitutto, presupposto generale per l’obbligo di pagamento del canone di abbonamento alla RAI è il possesso di un apparecchio televisivo.

Sfatiamo quindi la leggenda secondo cui anche i possessori di semplici computer, tablet o smartphone siano tenuti al pagamento per il solo fatto di ‘avere uno schermo’ quando non possano invece concretamente sintonizzarsi e ricevere il segnale televisivo. Con la Nota 28019 del 20 aprile 2016 il Ministero per lo Sviluppo Economico ha infatti chiarito che: ‘per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare direttamente (in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari) o tramite decoder o sintonizzatore esterno.‘.

Ciò detto, la pervasività degli apparecchi Tv è tanta e tale nelle nostre vite e nelle abitudini degli italiani che il legislatore ha ritenuto di poter applicare la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo ovunque esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica se una o più persone abbiano in quel luogo la propria residenza anagrafica, e per ovviare al fenomeno dell’evasione dal versamento di quell’imposta, il legislatore ha ritenuto di includere il canone RAI ripartendolo in più mensilità della bolletta dell’energia elettrica, obbligando quindi al pagamento anche chi non vi sarebbe obbligato.

E’ quindi evidente che pagare il canone rai quando si paga una bolletta delle luce sulla base di una presunzione generica non permette di gestire tutte e casistiche di esenzione possibili.

I primis, quella destinata a chi effettivamente un apparecchio Tv non lo detenga e che dovrebbe presentare una apposita dichiarazione per chiarire la propria posizione.

In secondo luogo, sono esonerati dal pagamento del canone RAI gli ultra-settantacinquenni con ISEE inferiore a € 8 mila annui.

Non solo è quindi possibile per questi chiedere che venga eliminato dalle proprie bollette dell’energia elettrica ma addirittura, chi abbia pagato ritenendosi erroneamente tenuto a farlo in presenza dei requisiti sopra citati, può chiedere la restituzione in bolletta del canone RAI già versato.

Una volta registrati per avere accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ogni Cittadino che ritenga di rientrare tra quanti abbiano diritto all’esenzione possono procedere autonomamente alla compilazione del modulo per chiedere il rimborso in bolletta di quanto indebitamente versato.

Per completezza di trattazione, rispondendo al quesito ricorrente circa il canone rai quando si paga e chi possa farselo restituire, oltre a quanti sopra citati vanno ricordati i diplomatici, militari stranieri, funzionari consolari…

Il diritto di rimborso spetta per i canoni RAI versati a partire dal 2016 e sempre che, a quella data, i requisiti anagrafici e reddituali fossero già rispettati, anche nella forma ancor più restrittiva del limite di reddito a € 5 mila preesistente..

Per approfondimento:

La scheda specifica dell’Agenzia delle Entrate