Se hai questo genere di debiti la tua cartella può essere cancellata: ecco cosa dice la nuova legge, in merito.
Contrarre debiti è un problema che accomuna diverse persone e che può essere legato a imprevisti della vita, che portano a non riuscire a pagare imposte, contributi e quant’altro. In questi contesti, districarsi non è semplice, soprattutto se si è in una situazione economica molto complessa.
Quando si contrae un debito, dopo tot tempo, se non si è riusciti a saldarlo, si riceve una cartella esattoriale, inviata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER). Lo Stato offre delle vie di uscita, come la rateazione ordinaria, che è comprensiva di sanzioni e interessi. Tuttavia, spesso a causa di importi di debito elevati e altre ragioni, questa soluzione non va a buon fine.
È in questo quadro così delicato, che fa capolino una soluzione, ossia il condono, il cui obiettivo è quello di cancellare definitivamente certi debiti, in particolare di quelle cartelle esattoriali che hanno a che vedere con gli anni 2000-2010.
Cartelle esattoriali, che cosa prevede la riforma
Con il condono, lo Stato rinuncia alla riscossione del debito, in quanto si trova di fronte a una situazione in cui non c’è modo di recuperarlo.

Dal 1° gennaio 2026, è in arrivo un nuovo Testo unico della riscossione, che riguarda l’art. 211, detto Discarico automatico o anticipato. In poche parole, se il debitore si trova in una situazione in cui è in fallimento, oppure non ha nessun bene da pignorare e quindi non può essere preso per recuperare l’importo perso, o se il debito è irrecuperabile in modo alquanto evidente, l’Agenzia può decidere di chiudere definitivamente la pratica di recupero.
Per essere più chiari, il Fisco potrà discaricare in automatico la cartella, anche prima di 5 anni, tempo stabilito, di prassi, per la prescrizione. Si tratta di una soluzione che attualmente assume rilievo, in quanto sono numerose le cartelle che restano aperte per anni, ma che in realtà sono debiti che non possono più essere recuperati.
Con le nuove leggi, potranno essere cancellate prima che vadano in prescrizione e questo è un meccanismo che permette di facilitare lo smaltimento delle cartelle irrecuperabili. Possono beneficiare di tale provvedimento, privati cittadini che versano in gravi condizioni economiche, oppure aziende che hanno debiti di tempo addietro e non possono pagare. Lo scopo della riforma, in sostanza, è quello di porre il focus su debiti esigibili.