Divorzio e condivisione delle spese dei figli: come stabilire un accordo

Divorzio e condivisione delle spese dei figli: come stabilire un accordo

Il divorzio è un evento doloroso e complesso che coinvolge non solo i coniugi, ma anche i figli. Tra le questioni più delicate da affrontare durante la separazione c’è sicuramente la condivisione delle spese dei figli. In questo articolo, cercheremo di fornire alcune indicazioni su come stabilire un accordo equo e sostenibile per entrambi i genitori.

Prima di tutto, è importante sottolineare che la legge italiana prevede che entrambi i genitori abbiano l’obbligo di contribuire alle spese dei figli in base alle proprie possibilità economiche. Questo principio è sancito dall’articolo 155 del Codice Civile, che stabilisce che “i genitori devono provvedere, in base alle loro sostanze e alla capacità di lavoro, alla cura, all’educazione e all’istruzione dei figli”.

Quando si tratta di stabilire un accordo sulla condivisione delle spese dei figli, è consigliabile cercare di raggiungere un accordo amichevole tra i genitori. Questo può essere fatto attraverso la mediazione familiare o con l’aiuto di un avvocato specializzato in diritto di famiglia. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione che tenga conto delle esigenze dei figli e delle possibilità economiche di entrambi i genitori.

Un aspetto importante da considerare è la determinazione delle spese che devono essere condivise. Oltre alle spese di base come l’alimentazione, l’abbigliamento e l’istruzione, ci possono essere altre spese da prendere in considerazione, come quelle mediche, quelle per attività extrascolastiche o per il tempo libero. È importante stabilire chi si occuperà di queste spese e come verranno suddivise tra i genitori.

Un altro aspetto da considerare è la modalità di pagamento delle spese. È possibile stabilire un importo fisso mensile da versare al genitore affidatario, oppure si possono dividere le spese in base alle percentuali di reddito dei genitori. Ad esempio, se un genitore guadagna il doppio dell’altro, potrebbe essere equo che contribuisca al 66% delle spese, mentre l’altro genitore contribuisce al 34%.

È importante sottolineare che l’accordo sulla condivisione delle spese dei figli può essere modificato nel tempo, in base alle mutate condizioni economiche dei genitori o alle esigenze dei figli. È quindi consigliabile prevedere una clausola di revisione periodica dell’accordo, ad esempio ogni anno o ogni due anni.

In caso di mancato accordo tra i genitori, è possibile ricorrere al giudice per ottenere una decisione. Il giudice terrà conto delle circostanze specifiche del caso e prenderà una decisione che riterrà equa e nel migliore interesse dei figli. È importante sottolineare che il giudice può anche decidere di assegnare la gestione delle spese a uno dei genitori, se ritiene che l’altro genitore non sia in grado di contribuire in modo adeguato.

In conclusione, la condivisione delle spese dei figli è un aspetto fondamentale da affrontare durante il divorzio. È importante cercare di raggiungere un accordo amichevole tra i genitori, tenendo conto delle esigenze dei figli e delle possibilità economiche di entrambi. In caso di mancato accordo, è possibile ricorrere al giudice per ottenere una decisione equa. Ricordiamo che l’obbligo di contribuire alle spese dei figli è sancito dalla legge italiana e che è importante rispettare questo obbligo per garantire il benessere dei figli.