Recesso unilaterale dal conto, le tutele per il correntista

Recesso unilaterale dal conto, le tutele per il correntista

Il recesso unilaterale dal conto è un diritto che spetta al correntista e che gli consente di porre fine al rapporto contrattuale con la banca in qualsiasi momento, senza dover fornire una motivazione specifica. Questa possibilità è prevista dalla normativa vigente e rappresenta una tutela importante per il cliente bancario.

Il recesso unilaterale dal conto è disciplinato dall’articolo 118 del Testo Unico Bancario (TUB), che stabilisce che il correntista può recedere dal contratto di conto corrente in qualsiasi momento, mediante comunicazione scritta alla banca. Tale comunicazione deve essere inviata con una raccomandata A/R o tramite altri mezzi che consentano di provare l’avvenuta ricezione da parte della banca.

La possibilità di recedere unilateralmente dal conto rappresenta un importante strumento di tutela per il correntista, in quanto gli consente di porre fine al rapporto con la banca in caso di insoddisfazione o di necessità di cambiare istituto di credito. Questo diritto permette al cliente di avere un controllo maggiore sulla propria situazione finanziaria e di scegliere liberamente il proprio fornitore di servizi bancari.

Tuttavia, è importante sottolineare che il recesso unilaterale dal conto non è privo di conseguenze. Infatti, la banca può addebitare al correntista eventuali costi o commissioni previsti dal contratto di conto corrente, come ad esempio il pagamento di una penale per la chiusura anticipata del rapporto. È quindi consigliabile verificare attentamente le condizioni contrattuali prima di procedere con il recesso unilaterale dal conto.

Inoltre, è importante tenere presente che il recesso unilaterale dal conto non comporta la cancellazione automatica di eventuali obbligazioni finanziarie o di debiti contratti con la banca. Il correntista è comunque tenuto a saldare tutti i debiti e gli obblighi contrattuali nei confronti dell’istituto di credito, anche dopo la chiusura del conto corrente.

Per garantire una maggiore tutela al correntista, la normativa prevede che la banca debba fornire al cliente tutte le informazioni necessarie per effettuare il recesso unilaterale dal conto. In particolare, l’articolo 118 del TUB stabilisce che la banca deve comunicare al correntista le modalità e i tempi per esercitare tale diritto, nonché le eventuali penali o costi previsti.

È altresì importante sottolineare che il recesso unilaterale dal conto non può essere esercitato in caso di situazioni di insolvenza del correntista o di sospetto di frode o di riciclaggio di denaro. In tali casi, la banca può adottare misure di blocco o di sospensione del conto corrente, al fine di tutelare gli interessi degli altri correntisti e prevenire eventuali illeciti finanziari.

In conclusione, il recesso unilaterale dal conto rappresenta una tutela importante per il correntista, che gli consente di porre fine al rapporto contrattuale con la banca in qualsiasi momento. Tuttavia, è necessario valutare attentamente le condizioni contrattuali e tenere presente che tale diritto comporta l’addebito di eventuali costi o commissioni. La normativa prevede inoltre che la banca fornisca al cliente tutte le informazioni necessarie per esercitare il recesso unilaterale dal conto.