Robinhood, è bolla speculativa?

Questa volta Robinhood non indossa una calzamaglia ma più probabilmente il pigiama. A investire in borsa sulla piattaforma di trading on-line senza commissioni sono migliaia di piccolissimi investitori sul divano, ignari della possibile bolla speculativa a cui potrebbero aver partecipato.

Tutto nasce il mese scorso, quando una catena di negozi specializzati in videogames, GameStop, è stata oggetto di numerosi meme che hanno spinto moltissimi investitori on-line a contendersi le sue azioni. Il risultato: una crescita del valore di oltre il 1000% che ha suscitato le ire delle società di hedge funds “tradizionali” che, puntando al contrario sul crollo di quelle azioni, hanno perso fiumi di denaro e chiamato l’attenzione della Security and Exchange Commission.

Il risultato, contrattazioni sospese per GameStop sulla piattaforma Robinhood e centinaia di cause all’orizzonte dai risparmiatori, che cercano di organizzarsi in class action, per le perdite subìte.

I temi da affrontare sono due: il primo riguarda la possibilità di chiunque di acquistare anche 1 solo Dollaro di azioni di qualunque società voglia, e di conseguenza la tutela di questi investitori “meno esperti”, a cui è reso particolarmente allettante partecipare dall’assenza di commissioni (su Robinhood in questo caso), che senza avere le competenze per valutare l’effettivo rischio che l’investimento comporti si lasciano tentare e convincere da un meme azzeccato su un social.

A oggi si parla di commissioni parlamentari d’indagine per accertare se e in quale misura si sia verificata una bolla speculativa ma, mentre se ne parla, già si vocifera di una nuova speculazione sull’argento.

Nel caso stesse venendo voglia di tentare la sorte, Robinhood non accetta iscrizioni per chi risieda fuori dagli US.