Cognome da divorziati: le scelte consentite in Italia

Status dell’ex coniuge divorziato: cognome

L’articolo che segue ha l’obiettivo di fornire informazioni utili riguardo alle Scelte consentite in Italia per il cognome degli ex coniugi divorziati. Saranno analizzate le normative vigenti e le possibilità offerte dalla legge italiana in materia di cambio di cognome dopo il divorzio.

In Italia, il cognome è un elemento fondamentale dell’identità di una persona. Durante il matrimonio, i coniugi possono decidere di adottare il cognome del partner, ma cosa succede dopo il divorzio? Quali sono le opzioni a disposizione dell’ex coniuge divorziato?

La legge italiana prevede diverse possibilità per l’ex coniuge divorziato in merito al mantenimento o al cambio del cognome. Iniziamo analizzando la situazione in cui l’ex coniuge decide di mantenere il cognome acquisito durante il matrimonio. In questo caso, non è necessario alcun intervento legale, poiché il cognome rimane invariato.

Tuttavia, se l’ex coniuge desidera cambiare il proprio cognome dopo il divorzio, può farlo in diversi modi. La prima opzione consiste nel richiedere il ripristino del cognome precedente al matrimonio. Questa scelta è possibile solo se il cognome originario è stato effettivamente modificato durante il matrimonio. Ad esempio, se una donna ha assunto il cognome del marito al momento del matrimonio, può richiedere di tornare al suo cognome di nascita.

Un’altra possibilità è quella di adottare un cognome diverso da quello precedente al matrimonio. In questo caso, l’ex coniuge può scegliere liberamente un nuovo cognome, purché non arrechi pregiudizio a terzi e non sia contrario all’ordine pubblico. È importante sottolineare che questa scelta richiede un intervento legale e deve essere formalizzata con un’apposita richiesta al Tribunale.

È altresì importante considerare che il cambio di cognome può comportare alcune conseguenze pratiche. Ad esempio, l’ex coniuge dovrà aggiornare tutti i documenti personali, come la carta d’identità, il passaporto, la patente di guida e la tessera sanitaria, per riflettere il nuovo cognome scelto. Inoltre, sarà necessario comunicare il cambio di cognome a tutte le istituzioni e gli enti con cui si ha un rapporto, come banche, assicurazioni, scuole, e così via.

È importante sottolineare che il cambio di cognome non influisce sullo status dell’ex coniuge divorziato. Infatti, il cambio di cognome non comporta alcuna modifica legale al rapporto matrimoniale terminato. L’ex coniuge manterrà lo status di divorziato e non avrà alcun diritto o obbligo nei confronti dell’ex partner in virtù del cambio di cognome.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi, l’articolo 143 del Codice Civile italiano disciplina il cambio di cognome dopo il divorzio. Questo articolo stabilisce che l’ex coniuge può richiedere il ripristino del cognome precedente al matrimonio o adottare un nuovo cognome, previa autorizzazione del Tribunale.

In conclusione, l’ex coniuge divorziato ha diverse opzioni riguardo al proprio cognome. Può decidere di mantenere il cognome acquisito durante il matrimonio o richiedere il ripristino del cognome precedente. In alternativa, può scegliere di adottare un nuovo cognome, previa autorizzazione del Tribunale. È importante considerare che il cambio di cognome comporta alcune conseguenze pratiche e che lo status dell’ex coniuge divorziato rimane invariato.