Il principio di sussidiarietà rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’ordinamento giuridico dell’Unione europea. Esso si basa sulla distribuzione delle competenze tra l’UE e gli Stati membri, al fine di garantire un equilibrio tra l’azione comunitaria e la sovranità nazionale.
La sussidiarietà implica che l’UE intervenga solo quando gli obiettivi dell’azione proposta non possono essere raggiunti in modo sufficiente dagli Stati membri, ma possono essere meglio realizzati a livello comunitario. In altre parole, l’UE interviene solo quando l’azione a livello nazionale risulta inefficace o insufficiente.
Questo principio è sancito nell’articolo 5 del Trattato sull’Unione Europea (TUE), che afferma che “l’Unione agisce solo nei limiti delle competenze che le sono attribuite dai trattati e degli obiettivi che le sono assegnati”. Inoltre, l’articolo 5 del TUE sottolinea che “in tutti i campi di competenza non esclusiva dell’Unione, l’azione dell’Unione si limita a ciò che è necessario per raggiungere gli obiettivi dei trattati”.
La sussidiarietà è quindi un principio di carattere limitativo, che mira a garantire che l’UE non si immischi in questioni che possono essere meglio gestite a livello nazionale. Ciò significa che gli Stati membri hanno la responsabilità primaria nell’adottare misure e politiche che rispondano alle esigenze dei propri cittadini.
Tuttavia, è importante sottolineare che la sussidiarietà non implica un mero trasferimento di competenze dall’UE agli Stati membri. Al contrario, essa richiede una cooperazione e un coordinamento tra i diversi livelli di governo, al fine di garantire un’azione efficace e coerente.
L’articolo 4 del TUE stabilisce che “l’Unione rispetta l’identità nazionale degli Stati membri, che comprende il loro sistema politico, costituzionale e organizzativo”. Ciò significa che l’UE deve rispettare la diversità e l’autonomia degli Stati membri, senza interferire nella loro struttura interna.
Per garantire l’applicazione del principio di sussidiarietà, l’UE ha istituito un meccanismo di controllo. L’articolo 7 del Protocollo n. 2 allegato al Trattato sull’Unione Europea prevede che la Commissione europea, su richiesta di un terzo degli Stati membri, verifichi se una proposta legislativa rispetta il principio di sussidiarietà. In caso contrario, la Commissione può proporre modifiche o ritirare la proposta.
Inoltre, la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha un ruolo importante nell’interpretazione e nell’applicazione del principio di sussidiarietà. Essa può essere chiamata a pronunciarsi su questioni relative alla ripartizione delle competenze tra l’UE e gli Stati membri, al fine di garantire il rispetto del principio di sussidiarietà.
In conclusione, il principio di sussidiarietà rappresenta un elemento fondamentale dell’ordinamento giuridico dell’UE. Esso mira a garantire un equilibrio tra l’azione comunitaria e la sovranità nazionale, distribuendo le competenze tra l’UE e gli Stati membri. La sussidiarietà implica che l’UE intervenga solo quando l’azione a livello nazionale risulta inefficace o insufficiente. Tuttavia, essa non implica un mero trasferimento di competenze, ma richiede una cooperazione e un coordinamento tra i diversi livelli di governo. La sussidiarietà è sancita nell’articolo 5 del TUE e viene applicata attraverso un meccanismo di controllo e l’intervento della Corte di giustizia dell’Unione Europea.