Class action: Un anno dopo, aspettative deluse

La class action all’italiana e’ stata una delusione. A poco piu’ di un anno dal suo debutto, il bilancio presenta molte piu’ ombre che luci. Almeno cosi’ la pensano le associazioni dei consumatori che chiedono modifiche della normativa. L’articolo e notizie correlate su ansa.it Class action negli Usa e in Italia L’azione collettiva ‘in pillole’    … Leggi tutto

Accolta la prima class action contro le classi ‘pollaio’

Tar del Lazio: i ministeri dell’Istruzione e dell’economia dovranno entro 120 giorni emanare il Piano generale di edilizia scolastica. Accolto il  ricorso presentato dal Codacons contro il sovraffollamento in quelle classi in cui il numero degli studenti, tra i 35 e i 40,  supera i limiti previsti dalla legge. L’articolo e il testo della sentenza … Leggi tutto

In vigore la class action, il Codacons:azione contro Unicredit e Intesa Sanpaolo

Entra in vigore oggi la class action, l’azione giudiziaria collettiva a tutela dei propri diritti per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende. E il Codacons, associazione dei consumatori, annuncia che la prima azione collettiva all’italiana saràcnro le banche. «Il procedimento – spiega il ministero dello Sviluppo economico – sarà snello e consentirà di … Leggi tutto

Anatocismo: Banco di Sicilia condannato

Il Tribunale di Palermo ha condannato il Banco di Sicilia per il comportamento tenuto nei confronti dei consumatori, volto a negare il loro diritto alla restituzione delle somme illegittimamente incamerate dalla Banca in base al calcolo degli interessi anatocistici. Confermato il diritto del consumatore ad ottenere il rimborso, anche in base a semplice richiesta effettuata mediante lettera raccomandata.

Usa, Class Action Parmalat: primi rimborsi in vista

Mentre in Italia si dibatte su quale modello di class action sia piu’ utile, dagli Stati Uniti d’America arrivano le prime buone notizie sul fronte della Class Action Parmalat. L’idea di avviare una class action dagli Stati Uniti per il caso Parmalat fu promossa per prima in Italia dall’Aduc fin dal 22 Gennario 2004.  E’ di oggi la notizia che Credit Suisse Group e Banca Nazionale del Lavoro hanno raggiunto un accordo (che dovra’ essere sottoposto al Giudice) il quale prevede il risarcimento da parte di questi istituti di circa 20 milioni di euro ciascuno.

Una legge per risarcire i consumatori, ma le lobby frenano la class action

Per l’inizio della battaglia a Montecitorio ormai è questione solo di qualche giorno. Ma la guerriglia degli schieramenti politici e delle lobby si combatte già da tempo e lascia intuire che lo scontro campale sarà durissimo. In palio c’è l’approvazione della legge italiana sulla class action, lo strumento giuridico che nel resto del mondo, Stati Uniti in primis, ha garantito a interi eserciti di cittadini-utenti il risarcimento dei danni provocati dagli abusi delle multinazionali.

Opinioni: La class action all’italiana non aumenta la responsabilità  dei produttori

L’introduzione delle azioni collettive crea legittime aspettative di maggior protezione dei risparmiatori, frequenti vittime di clamorosi scandali finanziari, e induce a sperare nel risarcimento individuale dei consumatori danneggiati dalla formazione da cartelli già sanzionati dall’Autorità antitrust. Tuttavia, l’esperienza degli Stati Uniti evidenzia un ruolo altrettanto importante delle azioni collettive per risarcimento di danni causati da prodotti difettosi e fondate sulla responsabilità civile dei produttori. Coprono una vasta categoria di incidenti: dalle contaminazioni con amianto ai danni prodotti da farmaci, dalle trasfusioni con sangue infetto alle esplosioni di contenitori. La loro popolarità è cresciuta fino al punto di ispirare alcuni romanzi, la cui trama ruota intorno a risarcimenti milionari, da ripartire fra vaste platee di vittime e pochi professionisti del diritto.
Basterà una legge sulle class action per diffondere anche in Italia una simile tradizione? Probabilmente no, dal momento che restano notevoli le differenze fra Europa e Stati Uniti per quanto riguarda il regime di responsabilità oggettiva del produttore, le garanzie offerte dallo Stato sociale e il costo di accesso alla giustizia. (…)