Facsimile di ricorso per violazione del DPCM

Se dopo le considerazioni espresse nel precedente post intitolato “Multa DPCM, quando è opportuno fare ricorso” si continuasse a ritenere che il verbale ricevuto sia ingiusto, ecco un facsimile di ricorso per violazione del DPCM che impone l’uso della mascherina o altre misure volte a contrastare la pandemia da Covid-19.

Si trovano in rete diverse ipotesi sulle ragioni che il Prefetto dovrebbe ritenere valide per accogliere il ricorso. A giudizio di chi scrive, non sarà accettata ogni contestazione di fatti e circostanze che un Pubblico ufficiale abbia verbalizzato (a meno di eclatanti prove che ne dimostrino la falsità). E saranno irrilevanti, sempre a giudizio di chi scrive, le contestazioni circa l’illegittimità formale degli obblighi imposti da un DPCM in quanto non ne avrebbe il potere. Infine, sembrano di improbabile accoglimento le motivazioni che vorrebbero far prevalere il diritto personale (benché costituzionalmente garantito) di circolare (durante il coprifuoco), di riunirsi (in assembramenti) o di non indossare la mascherina (in pubblico) contro il diritto alla salute propria e altrui (altrettanto costituzionalmente garantito).

Sembrerebbero, al contrario, ottime ragioni da far valere quelle collegate alla propria salute o dei propri famigliari: ad esempio, l’essere stati multati mentre si fosse diretti in farmacia per l’acquisto di un farmaco, effettivamente acquistato, con una ricetta di data anteriore alla contestazione. Oppure l’aver agito per la necessità di salvare sé o altri, come un genitore anziano, da un pericolo o un danno altrimenti non evitabile. Oppure ancora, per la necessità di rimediare a una situazione di pericolo o emergenza che richiedesse l’intervento diretto, come il recarsi in ufficio o in una seconda abitazione dove si fosse verificato un qualche evento eccezionale. Sempre con la dovuta dimostrazione dell’accaduto.


Memoria difensiva ai sensi dell’art. 18 della legge 689/1981 contro verbale di contestazione per violazione delle misure adottate con DPCM

Al Sig. Prefetto della Provincia di _______________

Con la presente, il/la sottoscritto/a _________________________________ nato/a _______________ il _____ / _____ / _____, Codice fiscale _______________, residente in via _______________ nr. _____ a _______________ ( _____ ) domiciliato/a presso il proprio indirizzo di residenza e altresì reperibile per ogni comunicazione all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata ______________ @ _______________

PREMESSO

che con verbale n. _____ del _____ / _____ / _____ notificatomi il _____ / _____ / ____ è stata contestata la violazione dell’art. _____ della Legge/D.lgs. _____ del _____, presenta oggi il proprio scritto difensivo per le seguenti ragioni:

  • Vedi sopra il facsimile di ricorso per violazione del DPCM;
  • Vedi sopra il facsimile di ricorso per violazione del DPCM;
  • Vedi sopra il facsimile di ricorso per violazione del DPCM.

Sulla base delle motivazioni sopra esposte,

CHIEDE

l’annullamento del verbale di che trattasi e l’archiviazione di ogni sanzione pecuniaria nonché la notifica dell’ordinanza di archiviazione o ingiunzione al sopra indicato indirizzo di PEC.

Cordialmente,

In _______________, il _____ / _____ / _______,

______________________________

(firma)

Si allega copia del documento d’identità e copia del verbale impugnato.


Attenzione! Alcune note finali.

Il ricorso va presentato entro 30 giorni dal ricevimento del verbale, personalmente in Prefettura o inviandolo come raccomandata ar senza busta. La presentazione di scritti difensivi preclude la possibilità di beneficiare del pagamento in misura ridotta pagando entro i 5 giorni indicati nel verbale. Una volta fatto ricorso, in caso di non accoglimento, la sanzione sarà rideterminata dal Prefetto con propria ordinanza ingiunzione tra il minimo e il massimo edittale. Oltre alla sanzione, potrebbero essere richieste le spese legali di eventuali parti costituite. Il Prefetto ha 5 anni di tempo (!) per accogliere o rigettare il ricorso e contro l’eventuale rigetto, sarà possibile fare ricorso al Giudice di Pace competente per territorio. L’assistenza di un legale non è richiesta obbligatoriamente ma caldamente suggerita.