Laurearsi in criminologia

Per chi voglia laurearsi in criminologia le opzioni principali sono rappresentate dalle lauree triennali o magistrali specifiche in criminologia oppure dai percorsi in giurisprudenza, sociologia o scienze politiche a indirizzo criminologico.

In Italia la professione di criminologo non è ancora pienamente regolamentata, non esiste cioè un chiaro percorso obbligatorio o un albo professionale di riferimento, tuttavia, nel tempo si sono delineate alcune prassi e requisiti che vengono ritenuti importanti per poter svolgere efficacemente questo lavoro.

Quelle a seguire sono le opzioni principali e che, a parere di chi scrive, garantiscono una formazione specifica solida:

  1. Laurea triennale in Scienze Criminologiche e della Sicurezza.
    Sono disponibili corsi di laurea triennale specifici in Criminologia presso vari atenei italiani. Forniscono una formazione di base su criminologia, vittime, prevenzione del crimine, ecc.;
  2. Laurea magistrale in Criminologia.
    Dopo la laurea triennale è possibile proseguire con una laurea magistrale biennale più approfondita, come ad esempio Criminologia Critica e Sicurezza Sociale, Criminologia e Politiche per la Sicurezza Urbana, ecc.;
  3. Laurea in Giurisprudenza con indirizzo criminologico.
    Alcune facoltà di Giurisprudenza offrono la possibilità di inserire esami specifici di criminologia e optare per un indirizzo criminologico-forense;
  4. Laurea in Sociologia o Scienze Politiche con curriculum in Criminologia.
    Anche queste lauree possono prevedere percorsi curricolari o esami opzionali nell’ambito criminologico;
  5. Master post-laurea in Criminologia.
    Sono disponibili master di primo e secondo livello per approfondire e specializzarsi ulteriormente dopo la laurea triennale o magistrale.

Per operare come criminologo sarà quindi pressoché indispensabile possedere una laurea magistrale specifica in criminologia, o in ambiti affini come la giurisprudenza, la sociologia, la psicologia o le scienze forensi giacché difficilmente una laurea triennale verrà considerata sufficiente.

Dopo la laurea, la maggior parte degli aspiranti criminologi completerà poi normalmente la propria formazione con master, corsi di perfezionamento e specializzazione post-universitari in criminologia, meglio se riconosciuti dalle principali società professionali del settore.

A tal proposito, infatti, fondamentali saranno anche le esperienze sul campo attraverso stage e tirocini formativi presso realtà come tribunali, procure, forze dell’ordine, carceri o istituti di ricerca. Questo consentirà di acquisire le competenze pratiche necessarie poiché il criminologo dovrà padroneggiare le diverse metodologie di ricerca criminologica, le tecniche investigative e di analisi dei dati, nonché possedere una solida base interdisciplinare che integri conoscenze giuridiche, psicologiche, sociali, statistiche e forensi. E dovrà inoltre conoscere gli aspetti deontologici e giuridici relativi alla professione.

In sintesi, anche se non ci sono requisiti standard obbligatori, oltre a laurearsi in criminologia, tutto questo mix di competenze accademiche, pratiche e interdisciplinari fa oggi del criminologo una figura professionale completa.

Gli sbocchi professionali per chi sceglie di laurearsi in criminologia

La figura del criminologo è oggi richiesta in svariati ambiti, sia pubblici che privati. Grazie alla sua preparazione multidisciplinare e alle competenze sviluppate, il criminologo può inserirsi proficuamente in diversi settori.

Innanzitutto, un classico sbocco professionale è quello del supporto alle forze dell’ordine, come Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza. Qui il criminologo mette a disposizione le proprie conoscenze per stilare analisi criminologiche, identikit psicologici, profili comportamentali di criminali che possono rivelarsi utili e talvolta determinanti ai fini delle indagini investigative.

Un’altra possibilità è quella di lavorare per il sistema giudiziario, ad esempio come perito o consulente tecnico forense per magistrati e avvocati, analizzando casi e reperti, ricostruendo dinamiche e scenari delittuosi.

In ambito sociale, il criminologo può invece dedicarsi al reinserimento e recupero di soggetti a rischio di devianza o già condannati, collaborando con assistenti sociali, comunità ed enti locali. Anche la prevenzione rientra tra i suoi compiti, supportando istituzioni e amministrazioni con analisi sulle realtà criminali presenti sul territorio.

C’è poi l’attività di ricerca, che si può svolgere in centri studi, istituti universitari o per conto di committenti pubblici e privati. Qui il criminologo analizza trend e statistiche su specifiche tipologie di crimine, ne studia cause e dinamiche.

Infine, aziende private e realtà del mondo economico possono avvalersi di criminologi nell’ambito della sicurezza e prevenzione di frodi e crimini finanziari. Non mancano infine possibilità di lavoro autonomo come libero professionista o consulente esterno.